
Le sue sono foto pulite, quelle di una viaggiatrice naturale, che ha iniziato a formarsi nell’adolescenza, unendo viaggi ad immagini. Dalle scorribande nel mondo della musica a quelle nelle città preferite; tra tutte New York, eletta come città di riferimento. La trasparenza del suo sguardo, ponte ideale per una trasmissione diretta, è frutto di questo approccio iniziale, spontaneo ed effervescente.
We live here, questo il titolo della mostra di Eleonora Pradella, resterà allestita negli spazi del Caffè del Prato fino al 22 settembre 2010.
Noi viviamo qui perchè New York è la città in cui tutti noi sentiamo di avere abitato con il cuore o il pensiero, almeno un minuto. E Manhattan è talmente bella che non si può resistere alla tentazione di fotografarla di giorno o di notte. Ne ritrae gli spazi e le persone, la vivacità e solitudine. Si può cogliere il rumore della città fatto di sirene, di voci di macchine al lavoro sulle strade. Ma si coglie anche il respiro più intimo di gioie e solitudini.
Nata il 30 luglio 1964 in provincia di Mantova, inizia a fotografare con una vecchia Voigtlander tutta manuale (regalo del fratello). A 16 anni è una piccola pioniera del fotogiornalismo al femminile, una delle prime donne in Emilia e forse in Italia che negli anni ottanta, si metteva a fotografare concerti e si avventurava in giro per l’Italia con la scusa di conoscere e fotografare i cantanti preferiti.
Curiosità e intraprendenza che la porteranno ad essere l’ unica donna fotografa nel 1983 e nel 1984 sul palcoscenico di Sanremo dove ebbe la fortuna di incontrare e fotografare tra gli altri, i Queen. Oggi, il lavoro diretto altrove, non le impedisce di prosegurie con la professione e la passione per la fotografia.