Zanza a Musica in Castello

SMA MODENA

03/06/2011
h.12.20

“La normalità non esiste e esiste solo una moltitudine di diversità”: così David Anzalone in arte Zanza, classe 1976, porta sui palcoscenici italiani il proprio handicap in prima persona senza considerarlo solo un limite. Anzalone in grado di calamitare interesse di pubblico, critica e stampa nazionale, non sarà solo. Accanto a lui, in un connubio speciale due musicisti: Sara Chiussi – voce intensa, chitarra ritmica tra i componenti fissi del tributo a Fabrizio De Andrè “Anime Salve” – in grado di interpretare con bravura come Joan Baez, Janis Joplin, Creedence Clearwater Revival, Tori Amos; Emilio Vicari perfetto nelle ballate di Bob Dylan, maestro di esecuzioni essenziali, fondate sull’eclettica guitar.
Domenica 5 Giugno, a Fontanellato nella corte della Rocca Sanvitale alle 21.30, merita un attento ascolto lo spettacolo Tu che sei diverso, anticipato alle 18 da La Felicità A.A.A. Felicità cercasi… o l’abbiamo già trovata? in sala convegni del Castello con il sociologo Enrico Finzi in collaborazione con Assistenza Pubblica Parma – Telefono Amico.
Si tratta del secondo spettacolo della nona edizione della rassegna estiva delle Terre Verdiane Musica in Castello, creata da Enrico Grignaffini con la direzione artistica del maestro Giovanni Lippi.
Ma chi è David Anzalone? Un artista è passato dagli applausi del Teatro Ciak di Milano a quelli del Piccolo Jovinelli di Roma diretto da Serena Dandini fino a quelli scroscianti dello Zelig con Enrico Bertolino. Ha iniziato il suo percorso nel teatro “senza dimenticare di farne anche uno strumento di lotta, che funge da cassa di risonanza per la voce degli esclusi “ovviamente non solo handicappati” – come si legge in una nota stampa – a partire da questo, la sua arguzia e l’ironia sono in grado di scardinare i tanti luoghi comuni riguardanti l’handicap.
Lo strumento che David Anzalone usa è appunto la comicità unita a poesia, scavo continuo nel linguaggio, nell’etimologia, ribaltamento del punto di vista comune. L’effetto finale è la libera risata. Ci sono due modi di intendere la vita. L’ottusità di chi si lascia ingabbiare dal pregiudizio opposta alla consapevolezza di chi guarda in faccia la realtà, la chiama con il proprio nome e per questo ne esce vincente”.
Ha scritto con Alessandro Castriota il libro “Handicappato e carogna” in grado di aprire a nuovi e differenti modi di pensare la realtà. Ha recentemente partecipato al programma “Vieni via con me” di Fabio Fazio.
In caso di maltempo: Teatro Comunale.