
Esiste un Pd “cattivo” con il quale litigare fino a notte inoltrata con ragionamenti ai limite della querela poi, evidentemente, esiste un Pd “buono” con il quale ragionare e accordarsi cercando di “sistemare” i propri protetti.
Deve essere questa la doppia morale che guida le azioni di Pizzarotti e soci i quali mentre ieri sera in Consiglio comunale non lesinavano attacchi a tutta la minoranza, stringevano un accordo dal sapore di vecchio per quanto riguarda le nomine in Tep.
Questi i termini salvo smentite a questo punto auspicabili: alla vice presidenza dell’azienda è stato nominato Mirko Rubini, ex presidente grillino al quale è stato garantito un compenso pari al precedente (circa 35mila euro) e “ampi poteri esecutivi e il coordinamento di tutta la struttura aziendale”. Praticamente nei fatti sarà un amministratore delegato con tanto di premio di risultato che gli consentirà di arrivare a raddoppiare il proprio compenso.
In cambio (e non uso la parola a caso) PierDomenico Belli si vede riconfermato per la terza volta alla presidenza di Smtp, mentre Alessandro Fadda, già vice presidente di Rubini, sarà presidente del Collegio dei Sindaci di Smtp.
Avevo chiesto in tempi non sospetti un segno di discontinuità al presidente della Provincia Fritelli e questo è l’incredibile risultato. Evidentemente c’è nel Pd chi pensa che la politica debba essere gestita con il cinismo di un giocatore di scacchi dimostrando di non aver assolutamente capito il senso di quanto avvenuto alle recenti elezioni comunali e prima ancora regionali.
Dall’altra parte Pizzarotti si conferma per quello che ha sempre dimostrato di essere: un ambizioso spregiudicato in cerca di un posto al sole che gli garantisca un futuro in politica dopo le prossime elezioni comunali.
In mezzo sta un gruppo consiliare di maggioranza che, a parte qualche caso, non ha probabilmente ancora capito al servizio di quale progetto si stia mettendo a disposizione.
Dal mio punto di vista il futuro si presenta molto chiaro. O la politica trova da sola gli anticorpi per debellare pratiche come quelle appena descritte oppure alle prossime elezioni comunali i parmigiani troveranno il modo di mandarci un nuovo, chiarissimo messaggio. Lo faranno disertando in massa le urne o affidandosi ad un nuovo outsider che prometta loro quello che Pizzarotti non ha pensato neanche lontanamente di mantenere: basta con la politica delle poltrone.
Roberto Ghiretti
Parma Unita
Il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli commenta così la “notizia dell’inciucio” sulla sua pagina Facebook: “In soli due giorni vari articoli mi accusano di inciuciare sia con Forza Italia sia col Movimento 5 stelle. Alla faccia delle convergenze parallele!!!
Vorrei dire a questi signori con cui mai ho parlato in vita mia per più di 15 secondi, che io in genere amo stare a casa mia, che faccio una vita anche piuttosto solitaria e che, per sfortuna mia e fortuna loro, ho l’onere di provare a mandare avanti delle cose, di prendere delle decisioni e non ho invece la fortuna di potermi limitare a dei commenti da bar, magari tra l’ora del caffè e quella dell’aperitivo. Fortuna che invidio a costoro e che un giorno, sono sicuro, tornerò ad esercitare anche io”.
Visto che qualcuno cerca di far passare per chiacchiere da bar precise espressioni politiche di chi ogni giorno si impegna a titolo gratuito per il bene comune e per una cosa strana chiamata democrazia vorrei aggiungere qualche ulteriore argomento di discussione in merito alle nomine in Tep e Smtp.
Comincerei da quel Pierdomenico Belli posto, crediamo dal Comune di Parma, alla guida di Smtp per la terza volta consecutiva. Il regolamento per la designazione dei rappresentanti del Comune in Enti Aziende e Istituzioni recita all’articolo 3 – Cause di ineleggibilità – al comma 1, punto B “non possono essere nominate persone che […] hanno già svolto il medesimo incarico per due mandati consecutivi”.
Analogo regolamento esiste comunque anche per la Provincia di Parma, il quale, sempre all’articolo 3 comma 1, punto B, dice “non possono essere nominate persone che […] hanno già svolto il medesimo incarico per due mandati consecutivi, fatta salva la facoltà del Presidente della Provincia di conferire, per ragioni particolari e con atto motivato, l’incarico alla stessa persona per più di due mandati consecutivi”.
Dunque il nuovo Presidente di Smtp, se interpretiamo correttamente, non avrebbe potuto essere nominato per il Comune di Parma e potrebbe essere nominato dalla Provincia solo con deroga motivata dal Presidente. Al di là che esista o meno agli atti questa lettera occorre chiederci il perché di una forzatura tanto evidente che avrebbe forse richiesto almeno una discussione specifica nei consigli Comunale e Provinciale.
Complessa anche la situazione di Alessandro Fadda, nominato Presidente del collegio dei Sindaci sempre in Smtp. Qui non si configura forse un conflitto palese con i regolamenti, sebbene entrambi riportano all’articolo 2, comma 2 la seguente frase: “Le persone nominate non devono rivestire altri incarichi in Enti, Aziende, Istituzioni e Società, per i quali il Presidente sia competente a designare componenti dei rispettivi Organi amministrativi”. Ora si da il caso che Fadda, in quanto Sindaco di Torrile, faccia parte dell’assemblea dei Sindaci della Provincia di Parma il cui Presidente mi pare appunto abbia la possibilità di nominare componenti nei rispettivi organi amministrativi. Al netto del fatto che il Collegio dei Sindaci probabilmente sfugge a questa norma il problema che pongo è quello della negazione dello spirito con cui sono stati scritti questi due articoli. Di fatto il Sindaco di un Comune, che siede di diritto in un organo politico della Provincia di Parma, passa dall’essere vice presidente di Tep ad altro incarico all’interno di Smtp.
Infine il nuovo presidente di Tep Antonio Rizzi, professore ordinario alla facoltà di Ingegneria dell’università di Parma e membro del consiglio generale della Fondazione Banca Monte. Anche in questo caso siamo di fronte ad incarchi che si cumulano con altri incarichi in ossequio a chissà quale logica.
Fatte le premesse il mio ragionamento è molto semplice: mentre in Consiglio comunale a Parma si accusava il Senatore Pagliari e i consiglieri Iotti e Torregiani di corresponsabilità nella vicenda Spip (in modo gratuito, scomposto e senza fondamento), nomine tanto singolari e potenzialmente problematiche venivano tranquillamente accettate senza che nulla si obiettasse da parte del Comune di Parma, vista la disponibilità della Provincia ad investire di ampi poteri (e conseguenti denari) l’ex presidente di Tep Mirko Rubini. E così si chiude il cerchio… giri di valzer e di posti affinché nulla cambi. Finanza in Tep, autobus multati perché inquinanti, sindacati in rivolta, servizi insoddisfacenti, frazioni lasciate a piedi (vedi san prospero la domenica) ma non sia mai che chi ha lavorato tanto male veda a casa. C’è di che augurare davvero buon lavoro.
Roberto Ghiretti
Parma Unita