
La denuncia del Movimento dei Nuovi Consumatori sulle false notifiche seriali emesse da Parma Gestione Entrate è clamorosa (LEGGI). L’accertamento in ogni sede non deve conoscere timidezze.
Questi fatti, se confermati, rievocherebbero logiche corruttive che sono state riportate alla cronaca anche da Mafia Capitale e risponderebbero a logiche corruttive tanto più inaccettabili in quanto legate al delicatissimo tema della tassazione.
Il MNC ha reso noto, con tanto di testimonianze di dipendenti ed ex dipendenti di PGE e di numerosi cittadini prodotte in conferenza stampa, che, per non fare scadere le multe (che per legge devono essere notificate entro 90 giorni altrimenti diventano nulle), tantissimi avvisi di contravvenzione non sarebbero stati depositati presso la casa dei cittadini ma direttamente alla Casa Comunale. In pratica il messo non si recava presso le singole abitazioni sebbene dichiarasse sul verbale, al contrario, di esserci stato e di non aver trovato nessuno. Un messo sarebbe arrivato a notificare ben 300 multe in un giorno! Una velocità impressionate, neanche fosse Superman!
Al di là delle importanti testimonianze prodotte, non si può non notare che a distanza di 48 ore dalla diffusione di una notizia di reato così grave, nessuna smentita è giunta da parte alcuno, nè da parte del Comune di Parma, nè di PGE nè delle società appaltatrici del servizio di notificazione delle contravvenzioni.
Il Comune di Parma ha fatto bene (e non avrebbe potuto fare diversamente) ad aprire subito una procedura di indagine interna per verificare quanto denunciato dal MNC e dai cittadini. Raccomando la massima trasparenza e di tenere informata la città su questa vicenda così inquietante.
Invito anche l’Amministrazione comunale a richiedere nella verifica anche la collaborazione di un soggetto esterno ed indipendente quale il Movimento dei Nuovi Consumatori che, a quanto pare, è molto più informato del Comune di Parma e potrà dare un prezioso contributo nell’accertamento dei fatti e, se del caso, nella punizione dei truffatori.
Giorgio Pagliari