† Terra Santa 8 – “Non temere, Maria”: nella grotta dell’incarnazione dove è cominciato tutto (di Andrea Marsiletti)

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TeoDaily- Reportage dalla Terra Santa – Il cristianesimo è l’unica religione nella quale un Dio assume la natura umana ed entra nella storia. E fa la storia.

E’ l’incarnazione, l’unione ipostatica definitiva tra natura umana e natura divina in Gesù Cristo (“Il Verbo si fece carne“).

Nel luogo dell’Annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria, nella casa di lei a Nazareth, del suo concepimento verginale per opera dello Spirito Santo (“Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”), oggi sorge la Basilica dell’Annunciazione.

E’ un contesto essenziale, che invita al raccoglimento e stimola la preghiera, in cui è stata ritrovata la prima invocazione a Maria, venerato già nei primi secoli.


E’ questo punto quello scelto dallo Spirito Santo, è qui che è iniziato tutto.

La Basilica è costruita su due piani.

Nel livello inferiore c’è la grotta dell’Annunciazione, il cuore di tutto il santuario.


Al livello superiore sorge la Chiesa vera e propria.

Il cristianesimo nasce qui.

La tradizione ha sempre enfatizzato quel “eccomi” obbediente di Maria, “sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto“. Per carità, non voglio togliere nulla alla partecipazione e all’adesione di Maria, ma credo che trovandosi davanti a un messaggero di Dio ci voglia più coraggio a dire no che a dire sì.

L’incontro diretto col sacro fa paura. Non per nulla l’angelo le dice: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio“. Lo stesso timore che provarono gli apostoli alla vista del Risorto o al momento della trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor (“Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete»). Perchè il sacro è una realtà che non appartiene al nostro mondo, sconosciuto per spazialità e temporalità, è l’alterità assoluta al mondo profano (profano significa letteralmente “davanti al tempio”, fuori dal tempio).

Come Maria ha generato Gesù nella materia, nella carne, così ogni credente è chiamato a vivere Cristo ogni giorno nella sua vita fisica. Il cristianesimo non è la religione dell’intelletto, della filosofia, dei pensieri, ma delle scelte concrete che provocano cambiamenti nella vita materiale.

L’eccomi di Maria è un invito alla pratica quotidiana della Parola.

Esco dalla Basilica e faccio un giro sotto il colonnato circostante in cui sono esposte tante Madonne donate dalle Chiese di tutto il mondo, ciascuna raffigurante la cultura del proprio popolo. Si percepisce plasticamente il valore universale della figura di Maria.


Universale, ma non locale, a giudicare dai rifiuti lasciati a fianco della Basilica, che si vedono tra una Madonna e l’altra.


Non credo che gli arabi (Nazareth è una cittadina israeliana a netta maggioranza araba) e gli ebrei avrebbero lasciato quel cumulo puzzolente di sacchi neri di fianco alla Mecca o al Tempio di Gerusalemme.

Ma probabilmente questo è un prezzo che il cristianesimo deve pagare per essere nato in casa di altri.

Andrea Marsiletti


TeoDaily

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