
L’11 maggio 1981 Bob Marley muore di cancro all’età di 36 anni presso il Cedar of Lebanon Hospital di Miami.
Robert Nesta Marley, detto Bob, è stato un cantautore, chitarrista e attivistagiamaicano.
Musicista e filosofo, ha contribuito a sviluppare e diffondere in tutto il mondo uno stile di vita generalmente identificato con la musicareggae, che peraltro lo rese popolare fuori dalla Giamaica. In riconoscimento dei suoi meriti, un mese dopo la morte fu insignito del prestigioso Jamaica Order of Merit.
La sua attività ha inizio nel 1961 con il suo primo singolo Judge Not prodotta per l’etichetta Beverley’s del produttore Leslie Kong; ma questa canzone, anche se molto innovativa, non ebbe grande successo e quindi nel 1964 Bob decise di formare la band The Wailers; dopo il loro scioglimento, nel 1974, riforma la band reclutando nuovi elementi, ma continua a suonare e a pubblicare dischi con il nome Bob Marley and The Wailers.
Nel 2008 è stato posizionato al 19º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone e all’11° posto nella lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone; tra le sue migliori “tracce vocali” ci sono I Shot the Sheriff, No Woman, No Cry, Is This Love, Natural Mystic, One Love, Exodus, Africa Unite, Catch a Fire, Could You Be loved, Get Up, Stand Up, Three Little Birds, Jamming, No More Trouble, Wait in Vain e Redemption Song.
Nel luglio 1977, Marley notò una ferita nell’alluce destro, e pensò di essersela procurata in un incidente durante una partita di calcio. Successivamente durante un’altra partita di calcio l’unghia dell’alluce si staccò. Solo a quel punto fu fatta la diagnosi corretta: melanoma maligno che cresceva sotto l’unghia dell’alluce. Da alcuni medici gli fu consigliato di amputare l’alluce, da altri solo il letto dell’unghia; Bob scelse la seconda opzione ma il melanoma non fu curato del tutto e progredì fino al cervello.
L’anno seguente Bob Marley organizzò un nuovo concerto politico in Giamaica, dal nome One Love Peace Concert, sempre nel tentativo di arrestare l’ostilità tra i due partiti in guerra. Su espressa richiesta di Marley, i due leader rivali, Michael Manley ed Edward Seaga si incontrarono sul palco e si strinsero la mano. Nel 1979 fu invece prodotto un album pregno di significati politici, Survival, contenente canzoni come Zimbabwe, Africa Unite, Wake Up and Live e Survival, che riportavano l’attenzione di Marley alle sofferenze dei popoli africani. Agli inizi del 1980 fu invitato alle celebrazioni del 17 aprile per l’indipendenza dello Zimbabwe.
Nel 1980 il disco Uprising segna la fine della produzione di Bob Marley. Si tratta di un disco pregno di significato religioso, che contiene singoli come Redemption Song e Forever Loving Jah.
Il cancro, nel frattempo, si diffondeva nel suo corpo. Dopo aver concluso una trionfale tournée estiva in Europa, dove svolse il suo più grande concerto a Milano davanti a 100.000 persone, il 27 giugno 1980. Marley tornò negli USA e portò a termine le prime date del programma. Dopo 2 concerti al Madison Square Garden di New York però Marley ebbe un collasso facendo jogging al Central Park. Il 23 settembre 1980 Bob tenne il suo ultimo concerto, allo Stanley Theater a Pittsburgh, tutti questi concerti fecero parte del suo ultimo tour prima della morte, l'”Uprising Tour”. Dopo l’evento, Bob andò a Monaco, in Germania, per un consulto medico dal dottor Josef Issels, specializzato nel trattamento di malattie in fase terminale.
Il suo cancro si era sviluppato molto e non si poteva più trattare. I dreadlock di Marley erano troppo pesanti e i capelli erano sempre più indeboliti a causa del cancro, decise allora di tagliarseli leggendo dei passi della Bibbia, fu una decisione molto sofferta: avere i dreadlock significava essere Rasta, i dreadlock erano la sua vita. Marley venne educato da cristiano ma decise nel tempo di seguire il movimento Rastafari, la cui dottrina considera l’imperatore etiope Haile Selassie I (1892-1975) come l’incarnazione di Dio. Nel 1966 l’imperatore etiope visitò la Giamaica e chiese a dei missionari della Chiesa ortodossa d’Etiopia di fermarsi. Uno di questi, Abunda Yesehaq, divenne arcivescovo e molto amico di Marley, legame che portò il noto musicista a convertirsi negli ultimi anni della sua vita. Rita, la moglie, e i figli si convertirono invece già nel 1972.
Un ulteriore peggioramento si avvertì nel volo di ritorno dalla Germania verso la Giamaica. Il volo fu quindi deviato in direzione di Miami (Florida), dove Bob venne ricoverato presso il Cedar of Lebanon Hospital, dove morì la mattina dell’11 maggio 1981. Poco prima di morire Bob decise di parlare con tutti i suoi figli e le sue ultime parole furono rivolte al figlio Ziggy Marley: “Money can’t buy life” (“i soldi non possono comprare la vita”).
Bob Marley ricevette i funerali di stato in Giamaica, con elementi combinati dei riti delle tradizioni dell’ortodossia etiopica eRastafari (Hailé Selassié, considerato il Messia dalla religione Rastafari, rappresenta la Chiesa ortodossa etiopica in qualità di negus dell’etiopia). Fu sepolto in una cappella eretta accanto alla sua casa natale a Nine Mile, insieme alla sua Gibson Les Paul “Solid Body”, il suo pallone da calcio, una pianta di marijuana e i suoi semi, un anello che indossava ogni giorno, donatogli dal principe etiope Asfa Wossen e una Bibbia. Un mese dopo i funerali, fu riconosciuto a Bob Marley il Jamaican Order of Merit. Bob Marley morì senza fare testamento.