14 luglio 1969: scoppia la Guerra del calcio

SMA MODENA
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Il 14 luglio 1969 l’esercito del Salvador invade l’Honduras: inizia così la Guerra del calcio.

La Guerra del calcio, anche nota come Guerra del football o Guerra delle cento ore (in spagnolo: Guerra del Fútbol oGuerra de las Cien Horas) fu un breve conflitto armato scoppiato il 14 luglio 1969 tra El Salvador e Honduras, a seguito dell’espulsione, da parte di quest’ultimo, di circa 300.000 immigrati salvadoregni.

Le operazioni militari, iniziate con l’attacco e l’occupazione, da parte del Salvador, di diversi territori honduregni prossimi al confine tra i due Stati, terminarono appena 4 giorni dopo, il 18 luglio, a seguito del cessate il fuoco imposto dall’Organizzazione degli Stati americani (OSA), dopo che l’Honduras era riuscito a riconquistare gran parte delle aree occupate dall’esercito salvadoregno.

L’OSA minacciò El Salvador di pesanti sanzioni economiche qualora avesse ripetuto un attacco contro l’Honduras, intimandogli di ripristinare lo status quo ante del 14 luglio. Contemporaneamente impose all’Honduras la reintegrazione e il risarcimento dei salvadoregni ingiustamente espulsi e la cessazione della propaganda anti-salvadoregna. Anche l’Honduras fu minacciato di sanzioni economiche, qualora non avesse rispettato le suddette condizioni. Alcuni salvadoregni espulsi ad aprile fecero ritorno in Honduras, ma altri non ebbero il coraggio di tornare. I rapporti tra i due Paesi rimasero effettivamente difficili fino alla firma di un trattato di pace avvenuta il 30 ottobre 1980.

Ironia del destino, un anno dopo la pace ritrovata, le due nazionali conquistarono entrambe la qualificazione ad un’altra fase finale dei mondiali di calcio, quella di Spagna ’82. Nel novembre del 1981 si disputò infatti a Tegucigalpa l’ottava edizione del Campionato CONCACAF (attuale CONCACAF Gold Cup): il torneo valeva anche come qualificazione ai mondiali, a cui la CONCACAF aveva diritto a due posti, e l’Honduras trionfò proprio davanti al Salvador. Solo nel 1992, comunque, la controversia sui confini nazionali fu definitivamente risolta dalla Corte Internazionale di Giustizia, in seguito al cui intervento i due Stati stipularono un nuovo trattato con il quale El Salvador riconosceva la sovranità honduregna sul Golfo di Fonseca.

Pur dalla durata estremamente limitata, si trattò di uno dei conflitti più sanguinosi del secondo dopoguerra, lasciando sul campo quasi seimila vittime ed oltre quindicimila feriti.

Il nome del conflitto venne dato dal giornalista polacco Ryszard Kapuściński, che si trovava in Honduras allo scoppio del conflitto, in riferimento ad un confronto calcistico disputatosi tra le selezioni dei due Paesi alla vigilia della guerra.