
“Sono 18.721 gli accessi da gennaio a giugno alla mensa di Padre Lino, cinquemila in più rispetto allo stesso periodo del 2023 e gli accessi giornalieri sono 145 accessi contro i 120 del 2024 e gli 89 del 2023.
“Sono numeri che testimoniano la gravità del problema con vecchie e nuove povertà, che toccano anche il ceto medio e che si sommano generando una piaga sociale che va affrontata e risolta – dichiara l’ex sindaco Pietro Vignali”.
“Un trend di crescita costante che conferma come sempre più persone in difficoltà si rivolgano alla storica struttura gestita dai frati dell’Annunziata (tradizionalmente oggetto di visita da parte del nostro gruppo consigliare) ai quali va un ringraziamento a partire dal responsabile Fra Michele, i volontari e tutti i privati cittadini e aziende che donano contributi alla mensa. Il fenomeno della povertà non deve essere ignorato – commenta Vignali – e va affrontato con misure straordinarie”.
“Non si tratta solo di una crisi economica, la povertà assume forme nuove e tocca ambiti come l’educazione, la salute e il diritto all’energia, ampliando le fragilità del nostro tessuto sociale. Parma è ricca di associazioni e volontariato, ma questi straordinari esempi di solidarietà non possono bastare. L’amministrazione non può più rimandare e richiamare sempre e solo i tradizionali servizi che il settore sociale del comune fa da sempre. Di fronte ad una situazione straordinaria servono misure straordinarie. A fronte di una povertà che cambia servono misure nuove e innovative – prosegue -”.
“Sono improrogabili misure incentrate sulla necessità di realizzare un articolato pacchetto anticrisi in cui il Comune deve svolgere un ruolo di governance coinvolgendo diversi soggetti della città come le fondazioni bancarie, la rete della grande distribuzione, la multiutility e anche le aziende sanitarie private convenzionate per contrastare il fenomeno della povertà sanitaria. Provvedimenti di sostegno al consumo, al credito, al reddito e ai servizi. Le misure dovrebbero prevedere contributi, scontistica nella grande distribuzione per i beni di prima necessità e il commercio di prossimità, voucher per la riduzione delle tariffe, agevolazioni e sconti nell’accesso ai servizi comunali, ulteriori agevolazioni sulle bollette, bonus sociali per prestazioni sanitarie e implementazione di prestiti sulla fiducia”.
“Questi sono solo alcuni spunti di quel che è possibile fare. Già all’inizio del mandato avevamo chiesto questi provvedimenti e in sede di discussione di bilancio avevamo presentato in Consiglio comunale una mozione che andava in questa direzione ma la maggioranza – aggiunge Vignali – ha deciso di non approvarla. Purtroppo gli effetti si vedono ora con i nuovi dati che segnalano come la povertà, anche a Parma, continui a mordere forte. E non ci consola la consapevolezza di aver segnalato per primi la gravità del fenomeno. Saremmo felici di poter dire, invece, che un primo passo verso la parziale attenuazione del problema è stato fatto ma così non è”.
“Pandemia prima, guerra, caro energia con il conseguente aumento dei prezzi e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, aumento dei tassi di interesse oggi stanno mettendo in ginocchio una parte della città – conclude Vignali -. È la realizzazione di quella che avevamo definito tempesta perfetta. Oggi come e più di allora torniamo a chiedere che vengano prese misure straordinarie per fronteggiare questa crisi prima che sia troppo tardi”.
“L’attuale congiuntura richiede uno sforzo straordinario e coordinato da parte delle istituzioni. La solidarietà, che da sempre caratterizza Parma, deve trasformarsi in azione concreta e straordinaria per sostenere chi vive in condizioni di disagio. La città che amiamo non può lasciare indietro nessuno – conclude Vignali”.