18 novembre 1985: pubblicata la prima striscia di Calvin & Hobbes

SMA MODENA
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Il 18 novembre 1985 viene pubblicata la prima striscia a fumetti della fortunata serie di Calvin & Hobbes.

Calvin & Hobbes è una striscia a fumetti ideata e disegnata dal disegnatore statunitense Bill Watterson, centrata sulle avventure di Calvin, un bambino di sei anni dall’immaginazione inarrestabile, e di Hobbes, la sua tigre di pezza. Watterson disegna il personaggio di Hobbes in due modi diversi: con Calvin è un personaggio che vive, parla, agisce e gioca, mentre con gli altri – che non lo vedono attraverso la fantasia di Calvin – è una normalissima tigre di pezza inanimata.

La striscia è stata pubblicata sui quotidiani statunitensi dal 18 novembre 1985 al 31 dicembre 1995 comparendo nel momento di massima popolarità su 2.400 pubblicazioni diverse. Alla pubblicazione di The Complete Calvin and Hobbes, i 17 volumi dedicati a questa striscia hanno venduto più di 30 milioni di copie.

In Italia la striscia è stata pubblicata dal mensile di fumetti Linus. È inoltre presente in parte nei diari della Comix.

La striscia è ambientata negli Stati Uniti contemporanei, nella periferia di una città non specificata. Gli stessi Calvin e Hobbes compaiono nella maggior parte delle strisce, benché alcuni episodi siano stati dedicati alla famiglia di Calvin.

I temi degli episodi spaziano dai voli di fantasia di Calvin, alla sua amicizia con Hobbes, alle sue disavventure, alle sue opinioni su svariate questioni sociali, politiche, filosofiche e culturali, sulle sue relazioni con i genitori, i compagni di classe, gli educatori. Nonostante nella serie non vengano menzionate specifiche figure politiche o eventi di attualità, tratta comunque temi economici, politici e sociali come l’ambientalismo, l’istruzione pubblica e l’inattendibilità dei sondaggi.

Per via del forte sentimento anti-merchandising dell’autore, di fatto non esiste materiale ufficiale della striscia all’infuori dei libri che raccolgono il materiale pubblicato. Tuttavia, l’immensa popolarità di cui la striscia ha goduto, ha portato al fiorire di un gran numero di oggetti bootleg – magliette, portachiavi, adesivi… – spesso arricchiti di un linguaggio scurrile e di riferimenti completamente avulsi dallo spirito fantastico del lavoro di Watterson.