
Il 26 ottobre 1954 c’è il ritorno di Trieste all’Italia.
In seguito al Memorandum di Londra firmato il 5 ottobre 1954 fra i Governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, concernente il Territorio Libero di Trieste, si stabiliva che la Zona A passava dall’amministrazione militare alleata all’amministrazione civile italiana (con alcune correzioni territoriali a favore della Jugoslavia con l’Operazione Giardinaggio) e quindi passavano all’amministrazione italiana i seguenti comuni della zona A:
Duino
Aurisina
Sgonico
Monrupino
Trieste
Muggia
San Dorligo della Valle
Nella zona A erano presenti 5.000 soldati americani della TRUST (TRieste United States Troops) e 5.000 soldati britannici della BETFOR (British Element Trieste FORce). L’occupazione della zona A avvenne il 26 ottobre 1954. Gli alleati si ritirarono tra il 25 e il 27 ottobre 1954.
Il memorandum d’intesa di Londra fu un accordo sottoscritto il 5 ottobre 1954 fra i governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, concernente il regime di amministrazione provvisoria del Territorio Libero di Trieste (TLT), previsto dall’allegato VII del trattato di Parigi (1947). Con questo strumento la Zona A con la città di Trieste e il suo porto franco internazionale passarono dall’amministrazione militare alleata all’amministrazione civile italiana, mentre la zona Zona B passò dall’amministrazione militare all’amministrazione civile jugoslava. Il passaggio dei poteri nella Zona A avvenne il 26 ottobre 1954.
Contestualmente venne inoltre disposta una modifica rispetto al confine tra le due zone nei comuni di Muggia e di San Dorligo della Valle, collocandolo tra punta Grossa e punta Sottile. La nuova Zona B venne così ampliata di circa 11,5 km² ed i 3.500 abitanti di Crevatini, Plavia, Elleri ed Albaro Vescovà vennero soggetti all’amministrazione del governo jugoslavo: la gran parte di essi esodò in Italia. Tale modesta – ma all’epoca ritenuta “significativa” – modifica territoriale a favore della Jugoslavia fu adottata dietro numerose pressioni ed insistenze di Tito.
Il memorandum d’intesa di Londra costituì una sistemazione provvisoria, in quanto lo stesso non verteva sulla sovranità, ma sul passaggio d’amministrazione. Nel 1975 il trattato di Osimo consolidò i confini fra i due Stati.