Il 28 dicembre 2015 muore il fondatore e leader dei Motörhead Lemmy Kilmister.
Lemmy nacque a Burslem, Stoke-on-Trent, Staffordshire nella vigilia di Natale del 1945 e crebbe ad Anglesey, nel Galles. Suo padre (un cappellano della Royal Air Force) lasciò la famiglia quando Lemmy aveva solo tre mesi; e questa brutta esperienza ha contribuito ad innescare in Lemmy un odio profondo verso la religione, come risulta anche dai testi da lui scritti per alcune canzoni.
Sembra che il suo soprannome “Lemmy” provenga dai suoi giorni di roadie, in cui chiedeva alla gente “Lemme (lend me) a fiver” (“prestami una banconota da 5 sterline”), ma, nella sua autobiografia, Kilmister sostiene che il soprannome gli sia stato dato a scuola dall’età di 10 anni. In gallese sembra che Lemmy significhi “caprone”.
Negli anni sessanta Lemmy forma dei gruppi di breve durata come gli Opal Butterfly, Sam Gopal, The Rockin’ Vickers e nel 1967 lavora per sei mesi come roadie per Jimi Hendrix e per i The Nice. Nel 1971 entra nella formazione degli Hawkwind, leggendario gruppo space rock inglese. Lemmy si distingue subito per il particolare uso del basso, a differenza di altri bassisti infatti lo suonava ancora come una chitarra ritmica usando accordi piuttosto che singole note. Inoltre ha scritto e cantato con questa band alcune canzoni, tra cui The Watcher (la sua prima canzone composta per essi) e la famosissima Silver Machine, che raggiunse nel 1972 la posizione numero 3 nelle classifiche britanniche dei singoli.
Nel 1975 però, durante il tour degli Hawkwind in Canada, Lemmy viene arrestato per possesso di anfetamine e licenziato subito dalla band.
Dopo lo spiacevole episodio, Lemmy recluta il chitarrista Larry Wallis e il batterista Lucas Fox per formare una nuova band, dal nome iniziale di Bastard. Wallis aveva già esperienze musicali essendo stato in band come i Pink Fairies, Steve Took’s Shagrat e gli UFO. Tuttavia, il nome fu cambiato in Motörhead, dal titolo dell’ultima canzone scritta da Lemmy per gli Hawkwind.
Dopo un breve periodo di permanenza, Wallis e Fox vengono sostituiti dal chitarrista “Fast” Eddie Clarke e dal batterista Phil “Philty Animal” Taylor. Con questa formazione, la band comincerà a raccogliere successi dando origine anche ai primi elementi di Thrash metal (gruppi come Metallica, Slayer, Overkill e Sepultura sono grandi fan di questa band).
La provenienza del loro sound incuriosiva e la voce gutturale di Lemmy, unica nel mondo del rock in quel periodo, mandava d’accordo sia il punk (Kilmister era arrivato a collaborare perfino con i seminali The Damned), che il rock/metal.
Il successo della band arrivò negli anni 1980 e 1981 con un grande numero di canzoni entrate nelle classifiche britanniche come Ace of Spades (ancora oggi una delle preferite di sempre), tratta dall’omonimo album e soprattutto con l’album live No Sleep ’til Hammersmith, che raggiunse la posizione numero 1 nelle classifiche inglesi.
Da allora, i Motörhead diventarono una delle band di heavy metal più importanti e nonostante Lemmy fosse l’unico rimasto della formazione originale, continuarono (con una formazione differente) a produrre album e ad esibirsi dal vivo. Malgrado molti cambiamenti, infatti, la formazione con Lemmy, Phil Campbell e Mikkey Dee rimase costante dal 1996.
Lemmy inoltre ha collaborato con un certo numero di musicisti ed occasionalmente con gli Hawkwind. Ha partecipato infatti alla stesura dei brani con Ozzy Osbourne nel 1991 per il suo album No More Tears; per le canzoni Hellraiser, Desire, I Don’t Want to Change the World e la famosissima Mama, I’m Coming Home. Nel 1996 ha partecipato all’ultimo concerto dei Ramones, suonando insieme alla band il brano R.A.M.O.N.E.S.
I Motörhead hanno composto tre canzoni per la WWE: due per il wrestler Paul Michael Levesque (Triple H), grande amico di Lemmy, intitolate The Game e King of Kings; una per la stable Evolution, Line in the Sand. Hanno inoltre eseguito dal vivo la canzone The Game nelle edizioni 17 e 21 del pay-per-view WrestleMania. Nel 2015 Triple H chiese a Lemmy di incidere per lui la cover di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones e il gruppo la inserì nell’album Bad Magic. Sempre per la WWE i Motörhead hanno dato come colonna sonora dell’evento NXT Takeover London il brano “Ace of Spades”.
Nel novembre del 2002 ha pubblicato la sua autobiografia White Line Fever, uscita anche in italiano con il titolo La Sottile Linea Bianca.
Nel 2004 Lemmy ha collaborato al progetto Probot di Dave Grohl nella canzone Shake Your Blood, la quale è stata anche accompagnata da un videoclip.
Il 2006 è invece stato l’anno di Damage Case, antologia che in due CD ripercorre i quarant’anni di carriera del cantante e bassista, dalle sue prime band fino ai giorni contemporanei; inoltre Lemmy è apparso anche nella raccolta di tributo ai Beatles dal titolo Butchering the Beatles, eseguendo la canzone Back in the USSR, accompagnato da altri musicisti come John5 e Eric Singer.
Ha fatto comparsa come autista nel video del singolo degli Airbourne Runnin’ Wild, tratto dall’omonimo album Runnin’ Wild, 2007, Roadrunner records), mentre nel 2009 è stato protagonista del videogioco musicale Guitar Hero: Metallica e di Brütal Legend, dando voce ed immagine ad un personaggio chiamato Kill Master.
Il 15 marzo 2010 è stato presentato per la prima volta al South by Southwest Film and Music Festival il film/documentario diretto dalla coppia Greg Olliver-Wes Orshoski e intitolato Lemmy, che ha cominciato a fare il giro di molti festival cinematografici del mondo. Il rockumentary è incentrato sulla vita del bassista, dagli inizi con gli Hawkwind fino ai giorni attuali con i Motörhead. Il film è stato successivamente pubblicato in DVD il 25 gennaio 2011 ottenendo subito il Disco d’Oro in Germania. Nello stesso anno Lemmy ha collaborato col chitarrista Slash all’album omonimo, nella canzone Dr. Alibi.
Molto critico verso la religione, ha dichiarato in un’intervista del 2011 di essere agnostico.
Dal 2013, come riportato dalla rivista Rolling Stone, Kilmister soffriva di diabete e aritmia cardiaca con susseguente intervento chirurgico. Il 26 dicembre 2015 a Los Angeles, all’età di 70 anni appena compiuti, dopo essersi sottoposto ad alcune analisi, scopre di essere malato terminale di cancro al collo e al cervello. Tuttavia, secondo il certificato di morte, avvenuta il 28 dicembre, il decesso è stato causato da un cancro alla prostata e un’insufficienza cardiaca congestizia.
Con la morte di Lemmy viene sancita di fatto anche la fine dei Motörhead, come affermato dal batterista Mikkey Dee.