Il 3 dicembre 1906 nasce il Torino Football Club 1906, comunemente noto come Torino o, informalmente, come Toro.
Il club odierno, rifondato nel 2005, è la continuazione dello storico sodalizio sorto nel 1906 dalla fusione tra il Football Club Torinese e soci dissidenti del Foot-Ball Club Juventus, e denominato Foot Ball Club Torino sino al 1936, Associazione Calcio Torino fino al 1943, dal 1945 al 1958 e ancora dal 1959 al 1977, Torino Fiat nel 1944, Associazione Calcio Talmone Torino nel 1958-59 e Torino Calcio dal 1977 al 2005. Milita nel campionato di Serie A.
Tra i club più blasonati d’Italia, vanta la conquista di 7 campionati italiani, compresa una striscia di 5 titoli consecutivi (record a pari merito con Juventus e Inter) all’epoca del Grande Torino, riconosciuta come una delle squadre più forti della seconda metà degli anni 1940. Nella classifica perpetua della Serie A occupa l’8º posto. Nel suo palmarès figurano anche 5 Coppe Italia mentre, in ambito internazionale, si segnalano la vittoria della Coppa Mitropa, nel 1991, e il raggiungimento della finale di Coppa Uefa, nell’edizione 1991-92.
Attualmente la squadra occupa il 76º posto del ranking Uefa.
Disputa le gare interne allo stadio Olimpico Grande Torino. Il colore sociale è il granata, da cui l’appellativo di Granata ai suoi giocatori, mentre l’icona rappresentativa è un toro rampante, figura araldica simbolo della città torinese, da cui il diminutivo nonché principale soprannome del club, il Toro.
Nella città il gioco del calcio arriva sul finire dell’Ottocento, portato dall’iniziativa di industriali svizzeri e inglesi. Già nel 1887 nel capoluogo piemontese nasce la compagine rossonera del Torino Football & Cricket Club – la più antica squadra calcistica italiana –, seguita nel 1889 dal sodalizio giallonero del Nobili Torino. Nel 1891 le due società si fondono nel bianconero Internazionale Torino, alla quale si aggiungero nel 1894 gli arancioneri del Football Club Torinese.
Il nuovo gioco spopola, soppiantando presto quello del pallone elastico che al tempo era lo sport con la palla più seguito e, nel 1897, vengono fondate la sezione calcistica della polisportiva Ginnastica Torino (con divisa rossoblù) e la bianconera Juventus. L’Internazionale Torino, il Football Club Torinese e la Ginnastica Torino, assieme al Genoa, l’8 maggio 1898 nell’ambito dei festeggiamenti in occasione dell’Esposizione Internazionale per i cinquant’anni dello Statuto Albertino, sul campo del Velodromo Umberto I di Torino (nei pressi dell’attuale ospedale Mauriziano) danno vita al primo Campionato italiano di calcio, vinto dai rossoblù genovesi.
Nel 1900, il Football Club Torinese assorbe l’Internazionale Torino, ma la vera svolta per la società, arriva il 3 dicembre 1906, una gelida sera d’inverno: nella birreria Voigt (oggi bar Norman) di via Pietro Micca, viene sancita un’alleanza con un gruppo di dissidenti della Juventus, guidati dallo svizzero Alfred Dick, che non condividono la svolta verso il professionismo della società bianconera.
L’incontro è fissato alle ore 21:00, le persone presenti erano ventitré e precisamente: Alfred Dick, Giovanni Secondi, Fritz Bollinger, Eugenio De Fernex, Giuseppe Varetto, Enrico Debernardi, Arthur Rodgers, Federico Ferrari-Orsi, Fritz Roth, Carlo Pletscher, Carlo Dick, Hans Kaempfer, Oreste Mazzia, Paul Boerner, Ugo Muetzell, Robert Depenheuer, Alfredo Jaquet, C. Bart, O. Quint, I. Michel, I. Faelmdrich, A. Boulaz e Walter Streule.
A questi vanno poi aggiunti i nomi di persone che, assenti casualmente, vennero nella seduta stessa eletti a cariche, come Hans Schoenbrod, il Presidente; Luigi Custer, il cassiere; Emilia Valvassori, uno dei revisori, e quello di un altro gruppo di soci della Torinese che, pur non intervenendo di presenza, avevano al Club dato la loro adesione: Giacomo Zuffi, Gian Luigi Delleani, Vittorio Morelli di Popolo, Ademaro Biano, Ettore Ghiglione, Vittorio Berrà, Vittorio Pozzo e altri». Dalla fusione tra la Torinese e il citato gruppo di dissidenti nasce il Foot Ball Club Torino.
La nuova società utilizza in principio diversi colori sociali, optando alla fine per il granata.