31 dicembre 1991: l’Unione Sovietica si dissolve

SMA MODENA

Il 31 dicembre 1991 l’Unione Sovietica si dissolve ufficialmente.

La dissoluzione dell’Unione Sovietica fu il processo di disintegrazione che coinvolse il sistema politico, economico e la struttura sociale sovietica, compreso tra il 19 gennaio 1990 e il 31 dicembre 1991, portando alla scomparsa dell’Unione Sovietica, all’indipendenza delle repubbliche sovietiche e alla restaurazione dell’indipendenza negli Stati baltici, avvenuta il 26 dicembre dello stesso anno, dando così nascita ai cosiddetti Stati post-sovietici.

Nell’agosto 1991 (fra il 19 e il 21), l’Unione Sovietica si dissolse dopo un fallito colpo di Stato, tentato da alcuni elementi dei vertici militari e dello Stato (Janaev, Jazov e altri), che osteggiavano la direzione verso cui Gorbačëv stava guidando la nazione e il nuovo patto federativo delle repubbliche sovietiche che doveva essere siglato dopo poche settimane.

Settori politici liberisti e filo-occidentali guidati da Boris Eltsin usarono il colpo di Stato come pretesto per mettere in un angolo Gorbačëv, bandendo il Partito Comunista e spezzando l’Unione. L’8 dicembre 1991 i presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia firmarono a Belaveža il trattato che sanciva la dissoluzione dello Stato sovietico.

In seguito l’Unione Sovietica venne sciolta formalmente dal Soviet Supremo, il 26 dicembre 1991. Il giorno prima Gorbačëv aveva rassegnato le proprie dimissioni da presidente dell’URSS.

L’11 marzo 1990 la Lituania aveva dichiarato la propria indipendenza. La seguirono, nel corso del 1991, prima le repubbliche baltiche e poi le altre repubbliche:

9 aprile – Georgia

20 agosto – Estonia

21 agosto – Lettonia

24 agosto – Russia e Ucraina

25 agosto – Bielorussia

27 agosto – Moldavia

30 agosto – Azerbaigian

1º settembre – Uzbekistan

21 settembre – Armenia

L’eredità politica e militare dell’Unione Sovietica fu raccolta dalla Russia, tanto da subentrarle già nel 1991 nelle Nazioni Unite e nel suo Consiglio di sicurezza come membro permanente.