Disabilità e Fabbricazione Digitale: presentazione di Hackability@Parma

Hackability è una metodologia ideata e applicata per la prima volta a Torino nel 2015, per sperimentare un ambiente di co-progettazione nel quale maker, designer, persone con disabilità o con bisogni speciali, possano conoscersi e lavorare insieme, tramite l’uso di tecnologie di prototipazione rapida, di stampanti 3D, di elettronica open source e quant’altro possa consentire d’individuare soluzioni nuove, personalizzate, in grado di soddisfare i bisogni delle persone con disabilità nella vita quotidiana, producendo inclusione sociale e partecipazione.

Il gruppo Hackability@Parma nasce sull’onda di questa esperienza per consolidare territorialmente la metodologia e mettere in collaborazione a livello nazionale la rete Hackability e le Officine OnOff dove ha sede il Fablab, il primo laboratorio di fabbricazione digitale di Parma (luogo di condivisione per competenze e risorse nella rete dei Makers, progettisti, innovatori, designer).

Per raggiungere questo obiettivo e coinvolgere le comunità locali, Hackability@Parma ha sviluppato una metodologia di co-design e community engagement che, attraverso laboratori dedicati, mette al centro i bisogni delle persone con disabilità per progettare e realizzare insieme oggetti d’uso comune, ma anche oggetti complessi, innovazioni di servizio, soluzioni domotiche, presidi per la riabilitazione, studiati su misura, a basso costo e scalabili. Cogliendo l’occasione di Parma quale capitale delle cultura 2020, Hackability@Parma vuole affrontare il tema dell’accessibilità del patrimonio museale e monumentale e dalla fruibilità turistica attraverso il progetto Hackability4Tourism, in cui sperimentare un percorso innovativo di engagement, stabilendo rapporti dinamici con il territorio, il mondo dell’innovazione e della disabilità.

Il team e gli obiettivi saranno presentati in un incontro aperto a tutta la cittadinanza in programma sabato 15 dicembre alle 18.00 presso il FabLab Parma (c/o Officine On/Off, Strada Naviglio Alto 4/1 PR). Ospite d’eccezione, Carlo Boccazzi Varotto, fondatore di Hackability Italia.

LINEE DI SVILUPPO E PROGETTUALITÀ
Linea 1 – HACKABILITYLAB
Attività di laboratorio per l’espressione e raggiungimento delle differenti abilità, in ambito della fabbricazione artigianale e digitale. Le attività proposte all’interno degli spazi del Fablab di Parma, dedicati alla prototipazione e al making applicati all’etica del Do It Yourself, saranno sviluppate in maniera specifica per poter consentire ai needs (persone con disabilità) di sperimentare e apprendere competenze individuali, rivolte al proprio welfare quotidiano.
AbilityDress: laboratorio di design, progettazione e realizzazione di capi d’abbigliamento esclusivamente sviluppati per il benessere, lo stile e il gusto del need. Nel possibile, si progetteranno soluzioni potenziate con dispositivi IOT indossabili.
LisLab: laboratori di fabbricazione digitale rivolti ai soggetti che comunicano tramite il linguaggio dei segni; in questi laboratori si sperimenta l’apprendimento delle nuove tecnologie di lavorazione attraverso la modulazione del canale visivo-gestuale.
HandMe: laboratori di costruzione diversamente abile per qualsiasi dispositivo utile per un bisogno specifico o inutile nel servizio ma applicato alla formazione delle competenze.

Linea 2 – HACKABILITY4TOURISM
Attraverso il progetto Hackability4Tourism, vogliamo sperimentare un percorso innovativo di engagement. Stabilendo rapporti dinamici con il territorio di Parma a tutti i livelli (imprenditoriali, comunali, associativi, artigianali), il mondo dell’innovazione e della disabilità, punteremo ad unire giovani designer, maker, progettisti, stakeholder ad un unico tavolo di lavoro e co-progettare, insieme con le persone con disabilità, soluzioni nuove, a basso costo e basate sull’esperienza diretta, in grado di migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei luoghi e dei servizi turistici.
Hackability4Tourism pone al centro il tema dell’accessibilità ai servizi turistici, ma non dal punto di vista del miglioramento delle normative, bensì a partire dalla concreta esperienza d’uso delle persone con disabilità. Fra gli obiettivi: migliorare le caratteristiche infrastrutturali (es. accessibilità, segnaletica ecc.), organizzative (es. orari, conciliazione ecc.), di approccio (es. soft skill del personale, la propensione al problem solving, ecc.).
Il progetto completo è già stato presentato all’amministrazione comunale nel secondo semestre del 2018, con l’obiettivo, nei prossimi 24 mesi, di rafforzare l’idea di una città a pieno titolo capitale della Cultura e accessibile a tutti.

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