Si alza il livello dei fiumi Po ed Enza: entrano in funzione le casse di espansione

A partire dal pomeriggio di ieri, venerdì 1 febbraio, il personale AIPo dell’ufficio di Parma (competente anche per il reggiano), è stato pienamente attivo in stretto coordinamento con tutti gli enti facenti parte del Sistema di protezione civile e gestione delle emergenze.

Sui corsi d’acqua che hanno subito gli innalzamenti maggiori – Taro, Parma, Enza – sono state attuate tutte le azioni di monitoraggio e verifica delle arginature e delle altre opere idrauliche.

L’evento di piena del bacino Parma-Baganza ha richiesto un importante sforzo tecnico di gestione ed ottimizzazione della cassa di espansione del torrente Parma a Marano. Sulla base dello scenario d’evento previsto, si è infatti valutata, in sede di CCS, la necessità di ridurre al minimo la criticità nel tratto vallivo in corrispondenza delle sezioni maggiormente critiche dell’abitato di Colorno. Si è quindi operata da parte di AIPo una temporanea chiusura delle paratoie della cassa, con il conseguente invaso di circa 6 milioni di metri cubi d’acqua.

Anche le casse di espansione del torrente Enza a Montecchio (il cui invaso, come noto, non è regolabile ma avviene al raggiungimento di una determinata quota di piena) sono entrate in funzione.

(foto delle casse di espansione del torrente Parma e del torrente Enza il 2 febbraio 2019)

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