Legambiente assegna i Cigni d’oro e la macchia nera

Battaglie ambientali e progetti sociali.

All’insegna di questi due filoni si è svolta stamattina l’assemblea annuale del circolo Legambiente Parma. Il presidente Bruno Marchio ha sottolineato “l’apertura che da sempre caratterizza Legambiente verso le altre associazioni, con sinergie positive per vari progetti a partire dal laboratorio compiti alla ludoteca che ogni venerdì vedono la presenza di 40 bambini nella sede. Importante anche la collaborazione con il GUS per l’integrazione coi migranti rifugiati e i progetti con le scuole, da ultimo con il liceo Marconi, per la piantumazione di alberi e altre attività a favore della natura”.

Beppe Massari, della segreteria, ha ricordato la lunga battaglia sull’aeroporto e l’insediamento del mega centro commerciale, nata dal semplice studio delle carte che ha portato poi ad un esposto e da qui all’azione della magistratura con sequestro del cantiere e avvisi di garanzia ad assessore e tecnici del Comune di Parma. “L’azione di Legambiente – ha detto Massari – è proseguita con le Osservazioni all’ampliamento dell’aeroporto, con il coinvolgimento dei cittadini di Baganzola. Vedremo gli sviluppi nel corso dell’anno. Ma un’altra battaglia ci chiama, quella contro l’intervento nell’alveo del torrente per una pista ciclabile inutile nei fatti”.

Al termine sono stati premiati col cigno d’oro (il riconoscimento simbolico che Legambiente assegna ai soggetti e comportamenti virtuosi in campo ambientale) la Procura della Repubblica di Parma, per il contrasto ai reati contro l’ambiente e il territorio, Davide Bollati di Davines, per l’impronta di sostenibilità ambientale data all’azienda, Giancarlo e Roberto Spaggiari per la virtù civica piantando un bosco di 11mila alberi a S. Prospero; Francesco Nani di Repubblica Parma per l’informazione completa e imparziale nella vicenda aeroporto-mall, a Rafat Dosso, rifugiato ivoriano, volontario legambientino dell’anno.

La “macchia nera”, per il comportamento negativo, è stata assegnata ad Aipo, agenzia interregionale del Po, per la devastazione compiuta nell’ex area di riequilibrio del torrente Parma. È intervenuta la direttrice di Aipo Emilia Ovest, ing. Mirella Vergnani, che rifiutando la “macchia nera” ha spiegato le ragioni dell’intervento “per la sicurezza idraulica”. I dirigenti di Legambiente, ringraziando l’ing. Vergnani per la sua presenza, prima volta in assoluto alla consegna del premio negativo, hanno ribadito di ritenere eccessivo il taglio di vegetazione compiuta anche a fronte di comunicazioni preventive diverse dalle operazioni compiute.

L’assemblea ha rinnovato il direttivo di Legambiente Parma per l’anno 2019, composto da 34 persone: Giuliana Barcellona, Chiara Bertogalli, Davide Beretta, Sergio Bertani, Elena Bianchi, Giuseppe Boselli, Elisa Butteri, Francesca Capozzi, Claudio Carpi, Michele Chiari, Enrico Copercini, Mario Del Chicca, Rafat Dosso, Francesco Dradi, Fabio Faccini, Fiorenza Ferretti, Emanuele Fior, Enrica Gianola Bazzini, Anna Kauber, Marta Mancuso, Bruno Marchio, Giuseppe Massari, Davide Mori, Maurizio Olivieri, Valeria Paternieri, Francesco Petrolini, Michele Saldina, Matteo Sani, Nadia Severgnini, Marina Spora, Iulia Teclici, Alessandra Terzi, Alessandra Uni, Salvatore Ziliani.

lombatti_mar24