
Chiara Bertogalli, candidata per Europa Verde, si è presa l’impegno di tracciare l’impronta ecologica della propria campagna elettorale, per quanto attiene a mobilità e trasporti.
L’impronta ecologica è il bilancio del consumo di risorse e di inquinamento prodotto dalle attività antropiche, in rapporto alla capacità della Terra.
“Mi sembra importante rendicontare l’impronta ecologica , o carbon footprint, della mia campagna. Non è una cosa diffusa. Lo fanno in pochi, e quasi nessuno tra chi fa politica. – dice Chiara Bertogalli – Devo dire grazie a Luca e Margherita, due giovani del Comitato elettorale, che calcolano in modo puntuale le emissioni che produco con i miei spostamenti. Mi sposterò molto per gli impegni politici, d’altronde la Circoscrizione elettorale del Nord Est è vasta. Questo mi farà stare più attenta al mezzo di trasporto: fin che è possibile prenderò il treno e i mezzi pubblici, o adotterò modalità tipo car pooling”.
“Moltissime attività umane contribuiscono all’emissione di gas serra – spiegano Margherita Calcagno e Luca Fornasari – e per diverse di esse il calcolo dell’impronta ecologica è una sfida che la scienza non ha ancora concluso. Per fortuna per i trasporti, uno dei settori più impattanti, esistono stime molto ben collaudate, e proprio dai trasporti che Chiara userà in campagna elettorale vogliamo iniziare ad aiutarla nel fare scelte ecologiche. Confrontando le emissioni dei mezzi usati da Chiara fino ad oggi (soprattutto treno, e bici in città) con quelle che avrebbe emesso usando sempre l’auto, scopriamo che ha risparmiato 214 kg di CO2 equivalenti, e più che dimezzato le emissioni dei ben oltre mille chilometri percorsi”.