Direttiva del Sindaco di Parma Pizzarotti: “Richiedenti asilo possono iscriversi all’anagrafe”. CIAC: “Siamo soddisfatti”. Rainieri: “Più soldi ai migranti illegali, meno alla Sanità regionale”

Da oggi i richiedenti asilo potranno iscriversi all’anagrafe del Comune di Parma. A stabilirlo una direttiva del sindaco Federico Pizzarotti, che contraddice quanto previsto dal decreto Immigrazione Sicurezza, oggi trasformato in legge, che impediva l’accesso alle liste delle amministrazioni comunali a chi fosse in attesa del riconoscimento del suo stato giuridico.

La decisione dell’amministrazione parmigiana arriva dopo una importante sentenza del tribunale di Parma che rispondeva al ricorso di un richiedente asilo che si era visto rifiutare l’accesso alla residenza da parte del Comune. Il giudice civile aveva ordinato al sindaco “l’immediata iscrizione nel registro anagrafico della popolazione residente” del migrante, spiegando che la residenza è un requisito fondamentale per la dignità della persona e che la richiesta di asilo sia titolo sufficiente per averne diritto.

E’ lo stesso sindaco Pizzarotti, nella sua direttiva, a richiamare quella sentenza e a spiegare come l’iscrizione anagrafica “rappresenti un presupposto necessario per beneficiare di alcuni diritti e servizi fondamentali (come ad esempio il servizio sanitario) che possono essere riconosciuti solo a coloro che siano stabilmente e legittimamente presenti sul territorio, oltre che un indispensabile strumento di controllo del territorio stesso da parte delle istituzioni”.

Il passaggio fondamentale della ordinanza sottoscritta da Pizzarotti arriva alla fine del testo: il sindaco “dispone che i propri delegati pro-tempore con funzioni di ufficiali di anagrafe, procedano all’iscrizione anagrafica dei soggetti richiedenti asilo politico con le modalità ordinarie di cui al d.p.r. numero 223/1989, e successive modificazioni e integrazioni”.

Come Ciac non possiamo che dirci soddisfatti di questa decisione del sindaco Pizzarotti: quella per l’ottenimento della residenza a chi fa richiesta di asilo è una battaglia che politicamente portiamo avanti sin dallo scorso settembre, quando emerse la prima stesura di quello che sarebbe diventato il decreto Sicurezza e Immigrazione, oggi convertito in legge. Come realtà dell’accoglienza abbiamo sempre sostenuto che la residenza sia fondamentale non solo per garantire ai cittadini migranti i loro diritti, ma anche per permettere una accoglienza vera che possa portare ad una integrazione reale. Certamente la battaglia per la garantire i diritti di chi lascia il proprio paese non finisce oggi, ma si tratta di un passo avanti importante.

CIAC Parma


ISCRIZIONE ANAGRAFICA RICHIEDENTI ASILO A PARMA. RAINIERI (LEGA): “COSÌ PIÙ SOLDI AI MIGRANTI ILLEGALI E MENO ALLA SANITÀ REGIONALE”

“Pizzarotti ha disposto per l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo contro il decreto sicurezza che è legge dello Stato, perché sa che nel nuovo governo dei poltronari perdenti non c’è più un Ministro dell’Interno che la farà rispettare. È proprio vero che quando il gatto non c’è i topi ballano, ma anche che a partire dal sindaco di Parma si cerca di favorire in ogni modo i clandestini in dispregio di tutto: leggi, istituzioni e cittadini italiani”. È quanto ha dichiarato il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, riguardo alla direttiva emanata dal Sindaco di Parma di iscrivere all’anagrafe municipale i richiedenti asilo.

“Pizzarotti non ha voluto aspettare nemmeno l’insediamento ufficiale del nuovo Governo per far spendere un po’ più di soldi ai contribuenti italiani per far assistere chi in questo paese è entrato illegalmente – ha aggiunto il consigliere regionale leghista – Quindi subito tutte le porte aperte e più soldi per i servizi sanitari ai migranti illegali come vuole il PD del suo alleato presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Quegli stessi soldi sarebbero meglio impiegati per assumere nuovi medici e ridurre le liste d’attesa. Vorrà dire che la Lega quando amministrerà questa Regione rimetterà a posto le cose”.

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