
ParmaDaily ha intervistato Carlotta Ricchetti. Nasce e vive a Parma, dirigente d’azienda. La sua esperienza politica inizia con i Comitati Adesso! di Matteo Renzi nel 2012 e oggi continua con Italia Viva Parma. E’ coordinatrice del Comitato Europa Parma – Italia Viva. Il suo motto è “un passo avanti e il cielo è blu”
Cosa c’era di diverso in questa ultima Leopolda rispetto alle precedenti?
Questa che si e appena conclusa, la Leopolda n.10, è stata la più bella di sempre. Per me è stata la settima Leopolda alla quale ho assistito. La cosa più evidente è stata la partecipazione di un Popolo che non si è arreso. C’era una folla infinita in coda per entrare (sabato sono rimasta fuori anch’io per alcune ore). Finalmente il Popolo della Leopolda ha una casa aperta e riformista in cui si respira libertà e da cui si può partire con nuove prospettive a lungo termine, guardando al 2029.
Come hai visto Renzi?
Ho rivisto il Matteo Renzi che mi piace, che mi ha portato ad appassionarmi alla politica. Un leader moderno, deciso, che guarda al futuro. Ha pronunciato un discorso finale emozionante con parole chiare su Europa, lavoro e umanesimo radicale.
Italia Viva è il partito di Renzi, tanto quanto la Lega è il partito di Salvini e Forza Italia di Berlusconi? Oggi, per raccogliere consenso, conta più il carisma del leader o i contenuti del partito?
Italia Viva è un partito innovativo con modalità che non si erano ancora viste. Matteo Renzi è un leader forte. La differenza è che Italia Viva vuole essere un partito che si fonda su un binomio uomo/donna e che porta con sé un progetto condiviso con il Popolo della Leopolda. Le idee nascono dal basso e insieme ai dirigenti del partito si possono proporre e realizzare come è già successo in passato quando alcune riforme sono nacquero proprio a Firenze. E’ il grande sogno di un Popolo che c’è e che vuole innovarsi.
Pensi che Italia Viva sia geneticamente un partito di centrosinistra o potrebbe diventare il centro autonomo?
Penso che Italia Viva si fonda sui valori di centrosinistra per combattere le disuguaglianze e ogni forma di discriminazione e antifascista (vedi carta dei valori ) e si spinge al valore del merito. Siamo riformisti. Italia Viva nasce per garantire a tutti e a tutte il diritto al futuro e per non vuole lasciare solo nessuno. Si muove in un campo liberale che può avvicinare tutte quelle persone che non si sentono rappresentate dagli attuali partiti E’ questo lo scopo dei Comitati di azione civile che si stanno moltiplicando in tutto il Paese.
Sei favorevole o contraria, e perché, alla presentazione di una lista di Italia Viva alle elezioni regionali dell’Emilia Romagna a sostegno di Bonaccini?
La questione importante è portare un appoggio concreto al Presidente Bonaccini. Egli ha il pieno sostegno di Italia Viva. Insieme a lui decideremo cosa è meglio per confermare la sua elezione in Regione. Certo è che se con Matteo Renzi si deciderà di presentare una lista, noi siamo pronti a correre. In questi 7/8 mesi a Parma stiamo coordinando i Comitati di azione civile, un insieme di donne/uomini con storie diverse ma con lo stesso obiettivo: portare avanti la nostra idea di società aperta.
Non senti proprio nessuna nostalgia per il Pd?
Nessuna nostalgia e nessun rimpianto perché non si può cambiare il passato. Ho sempre messo impegno e passione in quello che faccio. Oggi sento di essere parte di un gruppo che vuole fare “gioco di squadra”.
La domanda fondamentale non deve più essere “da dove vieni” ma “dove vuoi andare”.
Quando Matteo Renzi ha dato inizio a Italia Viva non ho avuto dubbi nel seguirlo. Sapevo quale fosse la mia strada, era troppo tempo che eravamo in attesa, che non ci sentivamo liberi. Non si può mediare per sempre e soprattutto non è accettabile sentirsi avversari dall’interno. Adesso possiamo portare a casa, dalla Leopolda, le idee e l’entusiasmo senza doverle reprimere e possiamo riproporle sul territorio. Per questo dico che chi crede in un’Italia Viva, chi ha ritrovato un senso di responsabilità civile per il bene comune, quel “noi” che spesso abbiamo dimenticato, può portare il suo bagaglio personale e la sua energia e creare insieme un movimento innovativo, dal basso e in ascolto di una società aperta con coraggio, capacità e umanità.
Andrea Marsiletti