Commento alla X giornata di Serie A

La decima termina con la vittoria sofferta del Milan contro la Spal nel posticipo del giovedì. Domani si torna già in campo, quindi largo alle coppe europee e di nuovo campionato.

Gli allenatori fanno i conti con cerotti, dubbi tattici e inevitabile turn-over.
Cosa sta dicendo questo inizio di stagione? Rimandiamo i processi alla pausa pre-nazionale, per ora ci limitiamo a notare che:

-La Juve è prima ma ancora non dà garanzie difensive e molti effettivi non sono ancora entrati nel gioco promesso da Sarri: Can, Rabiot, Bernardeschi sembrano ancora indietro negli schemi e nell’anima della squadra. Se in campionato la squadra titolare, che comprende non più di 13-14 effettivi può vincere più o meno facilmente contro tutti, il discorso cambia se si allarga l’orizzonte in campo europeo. Il prossimo mercato di gennaio sembra più favorire le uscite che le entrate. La rosa è larga ma in alcuni ruoli sembra sia scarna. Vedi alla voce pivot centrale: Pjanic non sembra sostituibile se le carte che capitano nelle mani di Bentancur vengono giocate in malo modo. La Juve ha tanti talenti, o presunti tali, nella panchina ma sarà la crescita o meno degli interpreti che giocano poco a fare lievitare il rendimento anche estetico della squadra.

-L’Inter segue a una lunghezza e nell’anticipo di martedì ha vinto a Brescia. Conte si lamenta della quantità della rosa, anche qui si attende gennaio. Probabilmente ci sarà qualche innesto a centrocampo soprattutto se la squadra milanese sarà ancora lì in alto. Ottimo l’affiatamento Lautaro Martinez e Lukaku sembrano giocare insieme da anni e non grazie alla momentanea assenza di Sanchez.

-La Roma intanto in inferiorità numerica ne fa quattro a Udine e supera il Napoli. Udine che esonera il tecnico croato Tudor dopo gli undici goal presi in due match.

Una nota sul VAR e sul suo utilizzo. L’espulsione di Fazio a Udine così come il mancato rigore non assegnato a Napoli su fallo contro Llorente, dimostra che la tecnologia va utilizzata cum grano salis. Non si può interrompere le azioni in modo random e senza senso. Un arbitro avrebbe riferito che quando l’azione è controversa vederla al VAR non può che confondere maggiormente le idee. Nel dubbio forse conviene andare una volta di più al VAR convinti che gli episodi controversi tali resteranno e creeranno nelle menti più maliziose altri dubbi, ma l’arbitro potrebbe rivedere un’azione da varie angolazioni e decidere per il meglio sapendo che la perfezione non fa parte di questo mondo.

Se questo sarà il lavoro del designatore dei prossimi giorni, noi calciofili ci gusteremo un bel weekend che inizierà con Roma Napoli di domani alle 15, il derby della mole di domani sera con i granata in crisi profonda e un’Atalanta Cagliari di domenica che schiera le due formazioni che più stanno stupendo in questo inizio di campionato. Il Parma andrà a Firenze mentre il Sassuolo chiuderà lunedì a Brescia la tornata.

Alla prossima,

Gianni Bandiera

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