
“La Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre ci ricorda che sono trascorsi esattamente trent’anni dall’approvazione della Convenzione dell’ONU per i diritti dell’Infanzia e adolescenza. Eppure i diritti dei bambini e dei ragazzi sono ancora a rischio in tutto il mondo.
L’Italia ha ratificato la Convenzione nel 1991, ma ancora oggi sul territorio nazionale vi sono situazioni in cui i diritti dei più piccoli sono negati.
L’inchiesta Angeli e Demoni partita da Bibbiano ha evidenziato il problema degli affidi illeciti di cui sono vittime molti bambini, anche piccolissimi, che secondo gli inquirenti venivano strappati alle famiglie dai servizi sociali dei comuni per alimentare un business vergognoso.
Ci sono altre situazioni di pericolo di cui sono vittime i più piccoli, molti sono quelli costretti a vivere in condizioni inadeguate, sfruttati per l’accattonaggio o la piccola criminalità o come il fenomeno delle “spose bambine” cui solo la legge sul “Codice rosso” del Governo Lega ha dato rilevanza penale con l’art. 558-bis del codice penale.
In questo contesto, tra le tante cose buone che lo Stato italiano potrebbe fare per tutelare i nostri figli, in Parlamento approda un discutibile progetto di Legge anti-bullismo che prevede, per i recidivi, l’allontanamento forzato del minore dalla famiglia.
Questo si intende oggi per tutela dei minori? Ancora una volta la risposta è portarli via alle famiglie?
Io credo che i nuclei familiari, soprattutto se problematici o in difficoltà, vadano aiutati, non disgregati e auspico un’apertura da parte della maggioranza nelle richieste emendative di buon senso della Lega.
Finché non usciremo da questa logica possiamo evitare la vuota retorica sui diritti dei bambini.”
Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega, membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia.