INTERVISTA – Michele Vanolli (PD): “Noi e Pizzarotti andremo avanti solo se saremo d’accordo sul futuro della città”

Michele Vanolli, segretario cittadino del Pd

Intervista a Michele Vanolli, segretario cittadino del Pd, che commenta l’esito delle elezioni regionali dell’Emilia Romagna e il futuro del centrosinistra a Parma.

La scelta dell’assessore regionale di Parma è di grande attualità. Con quali criteri lo andrete a nominare?

Come ha detto il segretario provinciale del Pd Filippo Fritelli (leggi), alla luce dell’esito delle elezioni regionali, ritengo corretto quantomeno partire dal risultato del Pd. E’ ovvio che ciò non significa voler mettere in difficoltà il Presidente Bonaccini perchè è giusto che sia lui a scegliere la sua squadra. E’ stato così anche cinque anni fa quando furono nominati assessori che neppure si erano candidati.

La scelta dell’assessore di Parma dovrà tenere in equilibrio il criterio politico con quello territoriale e delle competenze. Noi non rivendichiamo una bandierina fine a se stessa, ma una persona che dia valore aggiunto all’Amministrazione regionale.

Quindi l’assessore potrà essere espresso anche dal sindaco Pizzarotti?

Questo lo dirà il Presidente, che farà le sue valutazioni. E’ ovvio che se lo chiedi al Pd di Parma, ti rispondiamo che secondo noi deve essere del Pd. Credo ciò stia nella normalità delle cose e della politica. Ciò detto, siamo consapevoli che dobbiamo dare una mano Bonaccini, non porgli complicazioni in tutta la Regione.

In provincia di Parma Bonaccini ha vinto solo nel capoluogo e a Collecchio. Tu, da segretario cittadino, che idea ti sei fatto a riguardo?

Prima di tutto, lasciami dire, sono molto contento del risultato in città. Abbiamo recuperato molti voti rispetto alle politiche del 2018 (in quell’occasione la coalizione di centrodestra ci superò) e anche rispetto alle europee del 2019 dove si registrò comunque un’inversione di tendenza.

In quelle due elezioni si verificò una dispersione dell’elettorato storico del centrosinistra, mentre alle ultime regionali c’è stata una sorta di chiamata alle armi di tutto il popolo del centrosinistra. Il dato di Parma va letto anche su scala regionale, dove nei capoluoghi si è registrato un successo del centrosinistra.

A questo risultato positivo per Bonaccini in città, quale credi sia stato l’apporto del sindaco Pizzarotti?

Più che dell’apporto del sindaco di Parma, penso abbia giovato presentare tutto il centrosinistra unito con sei liste a sostengo di Bonaccini. Questa unità è stata apprezzata dal nostro elettorale che ha percepito un fronte coeso. Questo messaggio di compattezza è stato molto importante.

Archiviate le regionali, il prossimo appuntamento politico in città sarà quello delle comunali del 2022. Quale percorso intende avviare il Pd?

Si deve partire dal dato di recupero del centrosinistra e dalle sei liste che si sono presentate alle regionali. Bisogna proseguire lungo questa strada e valutare se ci sarà convergenza sulla cose da fare per Parma, per poi stilare un programma condiviso. Il compito del Pd, che è la forza di maggioranza relativa, sarà di chiedere ai rappresentanti delle sei liste se ci stanno ad avviare un percorso comune.

E il gruppo consiliare del Pd, che sta all’opposizione di Pizzarotti, come si colloca in questo avvicinamento?

Il gruppo è all’interno del ragionamento. Il Pd e il gruppo consiliare hanno ripetuto di condurre un’opposizione diversa da quella della Lega, meno ideologica, meno “a prescindere” e più sui contenuti. Penso che questo atteggiamento, al di là delle schermaglie della politica, sia stato apprezzato da molti anche all’interno della maggioranza.

Il lavoro del gruppo è stato, diciamo così, “istruttorio” e potrà offrire le nostre idee su alcuni temi. Verificheremo se sarà possibile trovare un punto di contatto. Solo se saremo d’accordo sul futuro della città si potrà andare avanti nell’intesa tra noi e Pizzarotti.

Andrea Marsiletti

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