
IL 4 dicembre 1992 il presidente americano Bush ordinava l’invio di una forza di 25.000 soldati in Somalia nell’ambito di un missione denominata Restore Hope, che si proponeva di riportare la pace nello stato dove la grave siccità e le malattie, combinate con le lotte fra fazioni di clan rivali, avevano gettato la popolazione in gravissime condizioni, minacciandone la sopravvivenza. Cinque giorni più tardi un primo contingente di marines sbarcava nella regione del corno d’africa.
Con l’aiuto delle truppe americane e di contingenti di altri stati, fra cui l’Italia, le Nazioni Unite portarono avanti una missione umanitaria che riuscì a garantire la distribuzione di cibo e medicinali, ma progressivamente l’erogazione degli aiuti necessari alla popolazione, che stava letteralmente morendo di fame, si fece sempre più difficile per via della guerra civile in corso.
Il 5 giugno 1993 milizie di Mohammed Aidid, generale somalo nonché uno dei principali signori della guerra sospettato di essere al centro del traffico d’armi che costerà la vita alla giornalista Ilaria Alpi e al cameraman Miran Hrovatin, uccisero 24 soldati pakistani della forza multinazionale di pace. Gli Usa e l’Onu tentarono allora di mettere fuori gioco Aidid, e due mesi più tardi inviarono 400 soldati per catturarlo. In ottobre un tentativo di cattura si concluse in una debacle.
Nonostante molti collaboratori di Aidid furono arrestati, l’intera popolazione dei quartieri dove si trovava l’Olympia Hotel di Mogadiscio, obiettivo del raid, insorse contro le forze Usa che ebbero 18 morti e 84 feriti. Si calcola che in 17 ore di violente sparatorie morirono circa 1.000 somali, in quello che fu il combattimento terrestre più pesante sostenuto dalla fine della guerra in Vietnam.
Tre giorni più tardi, con Aidid ancora in libertà, il nuovo presidente Bill Clinton ordinò il ritiro delle truppe che si concluderà nel Marzo 1994 lasciando a 20.000 soldati dell’Onu il compito di continuare il faticoso percorso per portare stabilità alla tormentata nazione.
Le truppe Onu si ritirarono definitivamente dalla Somalia un anno più tardi – Aidid morirà in uno scontro a fuoco nel 1996 – e la Somalia rimarrà ancora divisa da lotte tra clan che si protrarranno nel decennio successivo.
Alessandro Guardamagna