
In riconoscimento della trentennale campagna non violenta portata avanti per porre fine al dominio cinese sul Tibet, al Dalai Lama, leader spirituale e politico del suo paese, fu conferito nel 1989 il premio Nobel per la pace.
L’attuale Dalai Lama nacque col nome di Tenzin Gyatso nella provincia cinese di Tsinghai nel 1935, da genitori di origine tibetana. Dall’età di 3 anni la famiglia iniziò a ricever visite di monaci tibetani che annunciarono che il bambino era la reincarnazione del 13° Dalai Lama. Al’età di 5 anni fu condotto a Lhasa, capitale del Tibet, dove venne insediato come leader spirituale del Buddismo.
La Cina occupò il Tibet nel 1950 ed impose severe leggi vietando il culto religioso della popolazione. Nel 1959 i tibetani tentarono una rivolta che le truppe cinesi repressero nel sangue. Il giovane Dalai Lama fuggì e formò un governo in esilio oltre i confini dell’India, in cui venne accolto come rifugiato.
Da Dharmsala, che divenne la sua nuova residenza, il Dalai Lama ha da allora viaggiato in tutto il mondo per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sull’oppressione del governo di Pechino tuttora perdurante nei confronti del popolo tibetano, e diffondendo costantemente un messaggio sull’importanza della compassione e della non violenza.
Alessandro Guardamagna