9 giugno 1311: installata nel Duomo di Siena la Maestà

SMA MODENA
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Il 9 giugno 1311 la Maestà di Duccio di Buoninsegna viene accompagnata in processione lungo le vie di Siena ed installata sull’altare del Duomo.

La Maestà del Duomo di Siena era la pala d’altare della Cattedrale senese, dipinta tra il 1308 e il 1311 dall’iniziatore della scuola senese Duccio di Buoninsegna. È il capolavoro dell’artista ed uno dei dipinti più importanti dell’arte pre-rinascimentale italiana. L’opera si trova oggi collocata nel Museo dell’Opera Metropolitana, dopo essere stata esposta nel Duomo, anche se fra vari spostamenti, fino al 1878.

L’opera andava a sostituire un’icona della Vergine particolarmente cara ai senesi, perché era legata alla vittoria della Battaglia di Montaperti (1260): con questa nuova grandiosa pala volevano omaggiare ancora maggiormente la loro protettrice, alla quale era dedicata anche la Cattedrale. Il 9 giugno 1311 venne posta nella Cattedrale, con una solenne processione alla quale parteciparono le massime autorità cittadine sia religiose che civili, che iniziò dallo studio del pittore e si concluse in Duomo.

Un testimone scrisse: “Ed il giorno che (la Maestà) fu portata nella cattedrale, tutte le botteghe rimasero chiuse e il vescovo guidò una lunga fila di preti e monaci in solenne processione. Erano accompagnati dagli ufficiali del comune e da tutta la gente; tutti i cittadini importanti di Siena circondavano la pala con i ceri nelle mani, e le donne e i bambini li seguivano umilmente. Accompagnarono la pala tra i suoni delle campane attraverso la Piazza del Campo fino all’interno della cattedrale con profondo rispetto per la preziosa pala. I poveri ricevettero molte elemosine e noi pregammo la Santa Madre di Dio, nostra patrona, affinché nella sua infinita misericordia preservasse la nostra città di Siena dalle sfortune, dai traditori e dai nemici”.

La pala d’altare rimase al suo posto fino al 1506. Per il mutato gusto in fatto d’arte sacra, nel 1771 venne trasferita alla chiesa della Carceri di Sant’Ansano in località Castelvecchio di Siena, dove venne smontata per essere ripartita tra due altari e segata in più porzioni: in quell’occasione numerosi pannelli andarono perduti. Mentre i pannelli più grandi tornarono in Duomo nel 1795 e da lì vennero musealizzati nel 1878, molti altri, appartenenti soprattutto alle parti accessorie come le predelle e le cuspidi, vennero dispersi. La predella, fronte-retro, è la prima conosciuta nell’arte italiana.