
Cosa significa trovarsi a 50 anni senza un lavoro perché delocalizzano la fabbrica, tagliano il personale, l’azienda fallisce?
Come si sopravvive se si è troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per riuscire a ricollocarsi?
Loris Campetti, giornalista conoscitore del mondo del lavoro e storica firma del Il manifesto, è andato raccogliendo per l’Italia storie emblematiche di una generazione di dimenticati e invisibili: una grafica e un direttore di teatro, le coop rosse, l’occhialeria del Veneto, la Ottana in Sardegna, l’amianto di Avellino, la Merloni di Fabriano e l’Eutelia di Roma.
Ci sono donne e uomini con la propria storia. E c’è l’idea antica della centralità del lavoro, perché quando viene meno non è dell’assistenza che si va in cerca, bensì della dignità, del lavoro irrobustito dai diritti per non tornare schiavi, come ricorda un’indiana del Punjab arrivata nella Pianura padana “per mettere etichette alle nostre t-shirt griffate, mungere le nostre mucche e strigliare i nostri cavalli.”
Di questo, e non solo, si parlerà giovedì 28 aprile, alle ore 21.00, presso la biblioteca del Centro Civico “La Corte” a Traversetolo (via F.lli Cantini) insieme all’autore del libro, Loris Campetti, grazie alla collaborazione del Comune di Traversetolo e il gruppo Cgil Giovani Parma.
Ingresso libero. Alle ore 19.00 è previsto un piccolo aperitivo di benvenuto.