
Il fenomeno celeste di Basilea è un evento atmosferico naturale che destò stupore nella popolazione di Basilea il 7 agosto 1566, al punto che il fatto venne riportato sul Volantino di Basilea, la gazzetta cittadina, in chiave mistico-teologica, come avveniva normalmente nelle pubblicazioni dell’epoca. L’incisione di Samuel Koch è conservata presso la Wickiana della Biblioteca Centrale di Zurigo.
L’incisione di Koch è stata oggetto di speculazioni nell’ambito delle teorie del complotto sugli Ufo.
Nel 1958 lo psicanalista Carl Gustav Jung citò il caso di Basilea, assieme a quello di Norimberga del 1561, nel saggio psicanalitico dedicato al tema dell’ufologia Ein moderner Mythus: Von Dingen, die am Himmel gesehen werden (“Un mito moderno. Le cose che si vedono nel cielo”). Successivamente il caso è stato spesso citato nella letteratura pseudoscientifica ufologica, nel cui ambito l’incisione di Koch viene interpretata come un combattimento tra dischi volanti che si sarebbero sparati contro dei colpi di cannone.