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14/07/2010
h.13.50
Una banca dati unica e integrata per la gestione di tutte le attività del territorio dell’Unione Terre Verdiane: ad esempio, vogliamo valutare qual è la percentuale di popolazione giovane per predisporre un’adeguata offerta di servizi scolastici in uno specifico quartiere in un Comune delle Terre Verdiane? Un ente pubblico ha bisogno di conoscere rapidamente quali sono i capifamiglia residenti in una porzione di territorio per inviare una comunicazione urgente in caso di lavori pubblici che devono iniziare? Con il S.i.t. – servizio informativo territoriale – è possibile, perché il S.i.t rendiconta: informa ad esempio che sono 60.945 i contribuenti dell’Unione Terre Verdiane e 135.539 le unità immobiliari su 553.03 chilometri quadrati, compresi anche i Comuni di Polesine e Zibello.
Le applicazioni del servizio attivato da Utv sono innumerevoli: “L’utilità dipende dall’intraprendenza e dalla voglia di sfruttare questo strumento che ciascun Comune saprà attivare con proprie progettualità da sviluppare tramite il Centro Servizi dell’Unione” ha sottolineato il presidente di Utv Giorgio Quarantelli presentando i passi avanti fatti dal S.i.t. da settembre 2008 ad oggi, insieme all’architetto Chiara Dalla Giovanna che segue il progetto.
“Dalla prima metà del 2008 l’attività è stata indirizzata alla formazione, in tempi ragionevoli, per ciascuno dei 10 comuni dell’Unione Terre Verdiane aderenti al progetto: Busseto, Fidenza, Fontevivo, Fontanellato, Salsomaggiore, San Secondo, Soragna, Sissa, Roccabianca, Trecasali più i comuni di Polesine Parmense e Zibello che partecipano in convenzione – ha detto il presidente Quarantelli – L’obiettivo è migliorare il grado di interazione tra le informazioni presenti nei diversi uffici e avere una conoscenza approfondita del territorio indispensabile per garantirne il buon governo. Il patrimonio informativo a disposizione di ciascun comune è molto vasto ed è prassi consolidata negli uffici che ciascuno abbia il “proprio” patrimonio informativo, mancando la unicità e la condivisione delle informazioni tra settori diversi. Il S.i.t. è lo strumento attraverso il quale le singole unità possono conoscere ed accedere ai dati disponibili in altri settori e condividerne la conoscenza per una operatività più snella e meno costosa in termini di tempo e denaro”.
Nella Giunta del 2 febbraio 2010 sono state presentate le attività per l’annualità 2010 di S.i.t. e Catasto: “La più immediata riguarda il progetto di rilevazione dei numeri civici che l’ufficio S.i.t si rende disponibile a coordinare per tutto il territorio. Si tratterebbe di un dato territoriale di fondamentale importanza, perché nessun comune tra quelli dell’Unione gestisce in modo cartografico e intersettoriale – ha spiegato Dalla Giovanna – Il numero civico rappresenta l’indice territoriale al quale sono collegate più banche dati: la popolazione (residenza), le imprese (indirizzo sede legale), le utenze di servizi (t.a.r.s.u, acqua, energia), le attività commerciali (licenze) e le rispettive unità immobiliari sono legate al territorio attraverso il numero civico. Gli accessi a ciascun edificio, rilevati anche su vie pedonali, rappresentano il collegamento tra il numero civico e il grafo stradale, in questo modo è possibile ricostruire lo schema con cui vengono erogati o possono essere dati i servizi alla popolazione e alle attività economiche. Questa attività di rilevazione diretta ed esaustiva sul campo è doppiamente importante per le procedure che l’Istat richiede in vista del censimento 2011, in cui il dato della numerazione civica georeferenziata è un requisito necessario per i comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti (Salsomaggiore e Fidenza), tuttavia anche per i comuni di minore dimensione avere una rilevazione civica esatta e puntuale garantisce e snellisce le procedure per questa impegnativa attività che gli enti saranno chiamati a svolgere nel prossimo anno. L’Unione cercherà il coinvolgimento nell’operazione delle società che gestiscono le reti tecnologiche proprio per l’importanza della numerazione civica per tutti coloro che si occupano di oggetti georiferiti sul territorio come lo sono i contatori dell’acqua, gas e le stesse reti (SanDonnino, Emiliambiente, Gas Plus, Salsoservizi, Enìa) La condivisione deve riguardare anche il patrimonio informativo cioè le reti essendo di proprietà del Comune dovrebbero costituire un altro livello informativo da caricare nel S.i.t.”
La scelta importante e forte dell’Unione fatta per il progetto S.i.t., che potrebbe essere utilmente replicata anche per altre attività è quella di essersi dotata di una sola licenza della tecnologia, possibile visto che l’Unione è un ente autonomo, condividendola attraverso la rete intranet e grazie alla dotazione server centralizzata con tutti i comuni associati: “Si ottiene così una evidente economia di scala, consentendo anche ai comuni di minori dimensioni la possibilità di dotarsi di una tecnologia all’avanguardia altrimenti a loro preclusa”.