
Il ritorno del PD nella compagine amministrativa della città, dopo decenni di opposizione, sta portando con sé vecchie logiche partitiche di moltiplicazione delle poltrone, di “occupazione” delle stesse e, per quanto legittime, tentazioni di sapore clientelare.
Da settimane si vocifera che il PD, per tramite del suo assessore di riferimento, abbia in mente di sostituire la governance di Parmainfrastrutture, società partecipata che gestisce l’intero patrimonio comunale, sostituendo la figura dell’Amministratore Unico attualmente prevista, con un CDA.
Di fatto questa decisione, che vede ancora una volta la maggioranza divisa al proprio interno, sta comportando un forte rallentamento dell’attività, per non dire un blocco, della società partecipata proprio in un momento, quello dell’attuazione dei progetti del PNRR nei quali Parmainfrastrutture è coinvolta, che esigerebbe snellezza nella struttura, rapidità nelle decisioni ed efficenza nelle azioni.
In attesa di una commissione controllo e garanzia che possa discutere dell’argomento, ci auguriamo che il progetto di cambiamento dello statuto venga abbandonato.
Priamo Bocchi – Capogruppo consiglio comunale FDI
† Terra Santa 4 – Aspettando l’armageddon a Megiddo e che l’apocalisse arrivi il prima possibile (di Andrea Marsiletti)