Il sindaco Guerra: “La città merita chiarezza sull’aeroporto”

SMA MODENA
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Il Sindaco Michele Guerra ha così commentato la difficile situazione che interessa l’aeroporto di Parma (LEGGI): “Il mancato aumento di capitale di SoGeAp e lo scenario conseguente di una liquidazione della società e di una chiusura dell’aeroporto di Parma rappresentano una notizia grave. In primo luogo, perle lavoratrici e i lavoratori del “Giuseppe Verdi”, che in momenti diversi della “storia aeroportuale” di questo mandato amministrativo mi è capitato di incontrare e di ascoltare e a cui va in questo momento il primo pensiero.

In secondo luogo, perché con l’ingresso del socio canadese Centerline e in seguito al lavoro promosso dall’Amministrazione per abbandonare il progetto cargo e andare verso uno scalo passeggeri, si pensava finalmente di poter vedere uno sviluppo commisurato alle esigenze del territorio di Parma e delle aree ad esso limitrofe.

Il nostro impegno, anche nelle fasi più tese di questa vicenda, è sempre stato caratterizzato da chiarezza di intenti e da lealtà, elementi fondamentali per poter discutere costruttivamente e che mi fa piacere siano stati riconosciuti pubblicamente.

Anche dopo l’uscita dei soci pubblici da SoGeAP, a seguito del cambio dell’assetto societario e del primo aumento di capitale, il Comune e la Regione hanno costantemente dialogato con i gestori dell’aeroporto e lo hanno fatto ancora pochi giorni fa in un incontro a Bologna con il socio di maggioranza e con alcuni rappresentanti dell’ambasciata canadese.

Il precipitare ora della situazione mette di fronte ad una crisi lavorativa e al rischio di una penalizzazione infrastrutturale non positive per la città.

Senza entrare in analisi gestionali o commentare ciò che si sta leggendo in queste ore – preoccupa, inutile negarlo, la tensione che traspare tra i soci – è necessario capire chi possa dare davvero prospettive di equilibrio, di sostenibilità e di futuro all’aeroporto “Giuseppe Verdi”.

Le istituzioni pubbliche, come detto, non hanno mai fatto mancare la loro disponibilità al dialogo, che non può per evidenti ragioni tradursi in contributi di natura economica, ma che è fatta di politiche e programmazioni di cui discutere con apertura e franchezza, coinvolgendo anche ENAC, proprietaria dello scalo. Tale disponibilità non verrà meno ora, ma questo dev’essere il momento della responsabilità. Responsabilità di chi deve investire risorse private in una società privata nei confronti di chi, a fronte di piani economici e strategici verificabili, ha responsabilità di programmazione pubblica.

Se si crede, come ci è stato ribadito anche di recente dal socio di maggioranza, che l’aeroporto di Parma è un aeroporto dalle prospettive promettenti e se è vero che esiste, come abbiamo letto, un piano solido per il suo sviluppo, si vada avanti senza tatticismi, investendo le risorse promesse.

Ci sia su questi temi profonda chiarezza. La città di Parma merita anzitutto questo”.