Mai dare le perle ai porci

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/10/2011
h.16.10

La rubrica di ParmaDaily “C’eros una volta Lulù…”.
Ogni settimana un racconto erotico scritto da Sbriciolina… laureata presso l’università di Parma.

Il sole trafiggeva i solai di queste ultime calde serate estive e accresceva perfino le sue dimensioni durante il crepuscolo. Una grossa palla di fuoco che saluta la sua bianca amica crescente di fronte a Ludovica: la luna… giornate dure? I pensieri li perde disperati come carovane di dromedari nell’arido Sahara. Si illude con miraggi.
Adamo ha avviato la modalità “mediocre taxista”, è sulla a2 , vettura alta nella guida, blu cobalto e ritorna pensieroso a casa sua. Sedile “avanti tutta” per le brevi gambe, Adamo rilassato su una anatomiaca e ortopedica poltrona Audi stava riposando le ali, quelle che molti vogliono tagliare lasciando cicatrici dietro la schiena.
Allacciava le cinture, girava, vedeva gente, in un mondo tutto chiuso in una via… buffo accarezzava la gatta sul sedile anteriore: l’aveva chiamata “Mia”. Inspirava, espirava e tratteneva il fiato, start meditazione. Aveva gli occhi a calamita,”I’ve a dream” era il motto che condivideva con Martin Luther King. Dipanava il filo della memoria. Come uu’equilibrista si destreggiava sul filo di una vita che esige “semplicemente” la perfezione.
Le idee tornavano al suo spirito pentito, ormai puro e assolto di tutti i peccati, e donavano uno spiraglio di luce eterna a quegli amanti che finalmente rivivevano, seppur misticamente, qualcosa. Adamo aveva idealizzato il suo viso. I suoi occhi erano giunti nuovamente a sfiorare i desideri. A volte una vita non basta a morire. Attraversamento intimo di una stagione da non dimenticare! Raro idillio tardo adolescenziale… sono i giorni che avevano consumato? Le loro erano vite distinte, deragliate dai loro consueti percorsi.
Gli abbracci amichevoli che conoscevano non avevano il sapore forte del tempo perduto. Ci sarebbe voluta una colonna sonora di risate come in tv. Ascoltava tchaichovschy “romeo e giulietta”, overture except.. Qua entrava in gioco solo Ludovica… 1 la meta… 2 la direzione… 3 il carico…. Spaziava in 9d! Toccava ad Adamo…. era sua la nave… e ne era il comandante… “keep up the good work” : Oh adamo, abbi fede nelle tue idee e nei tuoi progetti… Nirvana dei sensi… relax ritrovato… Un impalpabile ritornello si faceva vivo, ascoltava turandot “nessun dorma”, rimaneva sempre il ragazzo dalla marcia in più!
Tutto quello che c’è stato per “poche accelerate” è lontano e non basta a ritoccare, come un non vedente, lo sguardo di Ludovica e sfidava il tempo per rubare la sua verginità. Adamo apriva gli occhi e osservava perchè nulla gli poteva restare più impresso nella testa di un tramonto surrogato del passato, unusquisque arbiter fotunae suae. cosa cercava ? He still hasn’t found what he is looking for.
Mente in stand by… mai dare le perle ai porci.

Sbriciolina

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