Terremoto: nessun danno a Parma e provincia

SMA MODENA
lombatti_mar24

20/05/2012
h.04.20

Paura nel cuore della notte a Parma dove la terra ha tremato: una scossa di terremoto di tipo sussultorio di magnitudo 5.9 della scala Richter è stato percepito nel terriotrio parmense e in tanta parte della pianura padana.
L’epicentro del sisma è stato stimato in una zona a 30 km a nord da Bologna. A San Felice sul Panaro danni alla torre del campanile.
Molta paura e gente in strada.
La scossa è stata percepita anche nel Veneto, a Milano e in altre zone della Lombardia.
Poche ore prima, un’altra scossa di terremoto del 4,1 aveva interessato la zona tra Mantova, Rovigo e Modena.

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20/05/2012
h.05.04

Altra scossa di assestamento di minore intensità è stata avvertita alle ore 05.04.

PrD
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20/05/2012
h.10.00

Nessuna speranza di ritrovare in vita l’operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Sant’Agostino (Ferrara) causato dal terremoto. Sale così a sei il numero delle vittime provocate dal terremoto in Emilia-Romagna. Una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l’Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara, dove si registrano anche una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici.
Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant’Agostino Ceramiche, un’altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un’altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant’Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia.
La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un’altra di 2.9 alle 5.44. L’epicentro nella pianura padana emiliana, una decina di chilometri di profondità dal suolo, 36 chilometri a nord da Bologna – dove la gente è scesa in strada per la paura ma non si registrano particolari problemi. Circa duecento, fino ad ora, gli interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara. Evacuati i 35 pazienti dell’ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che é stata trasportata al policlinico modenese, mentre all’ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall’ospedale.
A Ferrara, intanto, è arrivato il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, che partecipa ad un vertice in prefettura con le autorità locali per fare il punto sull’emergenza. Subito dopo si recherà anche nel Modenese. (ansa)
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Terremoto: nessun danno a Parma e provincia
Fellini: controlli immediati su scuole e ponti. Una colonna mobile a Mirandola per l’evacuazione dell’ospedale

E’ stata una scossa forte, di intensità 5.9 della scala Richt, lunga una ventina di secondi quella che nella notte ha svegliato la città e la provincia. Una scossa che ha fatto morti e feriti nelle zone dell’epicentro a nord di Bologna e nel ferrarese, a cui in queste ore ne stanno seguendo altre di assestamento.
Operativi fin dalle prime ore dell’alba i tecnici della Provincia, del Servizio di Protezione Civile e Viabilità, coordinati dall’assessore Andrea Fellini e dall’ing. Gabriele Alifraco, hanno effettuato i controlli a partire dalle scuole dove alle sette di questa mattina si sono aperti i seggi.
“ I controlli effettuati non hanno rivelato al momento danni – dice Fellini – tutti gli immobili della Provincia scuole comprese, sono agibili, così come i ponti, e non ci sono segnalazioni particolari. Questa mattina si è riunito il tavolo di crisi per fare il punto della situazione che abbiamo stabilito essere tranquilla per il territorio di Parma. Ben più grave quello che è accaduto fra Modena, Bologna e Ferrara dove ci sono stati anche dei morti. Una colonna mobile di volontari della Protezione Civile, accompagnata da un tecnico della Provincia, ha ricevuto l’incarico dal centro operativo dell’Agenzia regionale di intervenire a Mirandola dove l’ospedale è inagibile”.
I container sono in partenza da via del Taglio con il necessario per installare l’ospedale da campo”.
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Nessun danno alle scuole comunali sedi di seggio a seguito del sisma dello ore 4,04 di domenica 20 maggio 2012.

A seguito del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna e Parma, alle 4,04 di domenica 20 maggio 2012, il Commissario Straordinario Mario Ciclosi ha immediatamente disposto il controllo degli agli edifici scolastici di competenza comunale sedi di seggio, per assicurarne l’agibilità. Le risultanze dei sopralluoghi effettuati dai tecnici non hanno rilevato danni.
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