
03/09/2014
h.13.30
La notizia diffusa dalla stampa che all’inceneritore di Ugozzolo sarebbero arrivati rifiuti dalla provincia di Reggio Emilia è di quelle che giustificano tutto il distacco che oggi esiste tra i cittadini e la politica.
Le prescrizioni a Iren erano chiare, tutti i partiti politici candidati alla carica di Sindaco nel 2012 erano stati netti: nessun rifiuto che non sia parmense.
Eppure dall’inizio del 2014 sarebbero stati altre un migliaio i camion giunti da fuori Parma per conferire rifiuti al Cornocchio. Cosa ne sia stato di questi rifiuti da lì in poi non ci è dato sapere.
Il buon senso vorrebbe che siano tre i soggetti che dovrebbero dare delle risposte: Iren, la Provincia di Parma e il Comune di Parma. Il fatto che nessuno di questi abbia assunto una posizione netta e chiarificatrice lascia intendere che in queste indiscrezioni ci sia molto di vero.
Sul piano legale l’unico ente ad essersi comportato in maniera quantomeno coerente è la Provincia di Parma che il 30 aprile scorso ha diffidato Iren dal ricevere rifiuti speciali da fuori provincia. Il fatto è che quello che sembrava un episodio isolato sembra assumere adesso i contorni di una vera e propria beffa. Mi piacerebbe sentire da Piazzale della Pace una denuncia chiara: è in atto o meno un conferimento sistematico da parte di Reggio Emilia? Mi pare che i parmigiani avrebbero tutto il diritto di saperlo. Quanto alla posizione di Iren c’è poco da dire. Dichiarazioni che abbiano spazzato via ogni dubbio non se ne sono sentite e del resto se le indiscrezioni non avessero avuto fondamento alcuno di sicuro avremmo letto parole molto precise sull’argomento.
Infine il Comune di Parma, retto da quell’amministrazione 5 stelle che dovrebbe avere al primo posto l’attenzione ai temi dell’ambiente e dei rifiuti.
Io in questi giorni più che un garbato appello a Iren al rispetto alle prescrizioni di gestione dell’inceneritore non ho sentito. Di pressing sulla Provincia o su Iren per sapere quanto stia effettivamente accadendo non ne ho visto. E sì che quando l’attuale assessore all’Ambiente Gabriele Folli militava nel comitato GCR di denunce vibranti ne ho lette a centinaia. Insomma il Comune di Parma che in questa vicenda dovrebbe essere il danneggiato e il truffato, si limita ad annunciare qualche controllo in più e a dare un buffetto ad Iren. Pur nel rispetto di un accettabile tono istituzionale mi sarei aspettato qualche intervento preciso da parte di Sindaco e Assessore, richiamando tutti i protagonisti della vicenda a quella stessa chiarezza e precisione che chiedo io stesso. Invece nulla.
Pizzarotti dorme o piglia pesci nella rete? Va bene la real politik, ma qui il divario tra le idee con cui si sono presentati i 5 Stelle e l’azione amministrativa di questi due anni assume sempre più i contorni di una voragine.
Roberto Ghiretti
Parma Unita