22/02/2015
L’iniziativa promossa dall’Unione Industriali di Parma e dalle Istituzioni locali che qualche settimana fa hanno chiesto a Trenitalia la fermata a Parma di alcune tratte dei treni ad Alta Velocità durante i mesi dell’Expo di Milano 2015 ha riportato di attualità il tema del trasporto veloce nella nostra città.
Non ci interessano i campanilismi con i reggiani, che hanno costruito la loro Stazione Mediopadana “in linea”, ma ci preme che a Parma fermino in modo stabile negli anni futuri almeno quattro tratte in andata e quattro in ritorno di treni ad Alta Velocità. E questa non è una rivendicazione tardiva ma il semplice rispetto degli accordi siglati nel 1996 dal Comune di Parma e del conseguente investimento di oltre 100 milioni di euro per realizzare l’interconnessione. I parmigiani ricorderanno i grandi disagi che hanno dovuto subire per anni in via Trieste, via Palermo, via Benedetta, via Cocconi a causa dei lavori per realizzare il collegamento ferroviario con l’AV (leggi).
Abbiamo apprezzato la pronta iniziativa dei parlamentari di Parma Pagliari, Maestri e Romanini che si sono messi a disposizione per intercedere presso il Governo e Trenitalia per raggiungere l’obiettivo.
L’Alta Velocità è il futuro del trasporto su rotaia, che incide sull’economia e sul turismo. Parma non può rimanere tagliata fuori. Tutta la città, le Istituzioni, le imprese, i commercianti devono fare quadrato per chiedere tutti insieme le tratte di cui Parma ha bisogno e diritto. Con lo stesso spirito unitario con cui è stata chiesta e ottenuta la sede a Parma dell’Authority Alimentare.
Ulteriori lentezze, dimenticanze, reticenze sarebbero imperdonabili.
Up – lacrescitafelice
(già Comitato Indipendenti x Renzi Parma)
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