
26/03/2014
h.11.00
Intervista a Nicola Cesari, candidato sindaco renzianissimo del Pd di Sorbolo, vincitore delle primarie di marzo.
Che insegnamento ti hanno lasciato le primarie di Sorbolo che hai stravinto?
A prescindere dal risultato, l’insegnamento più bello che offrono le Primarie è il valore del confronto diretto con le persone, l’importanza del dialogo e dell’ascolto degli elettori, senza mediazione, ma stando in mezzo ai propri concittadini.
Credo che l’ottimo risultato raggiunto sia merito anche di questo approccio, più diretto, privilegiando la semplicità e la chiarezza. Il Pd deve tornare a parlare con la base, deve capire i problemi dei cittadini e proporre soluzioni fattibili.
Le Primarie hanno dimostrato che le persone vogliono tornare a credere nella politica; ai partiti spetta quindi il compito di non deludere queste speranze, ma di raccoglierle attorno a un progetto condiviso che sappia parlare con tutti, dai più giovani agli anziani.
Qual è lo stato di compattezza del centrosinistra uscito dalle primarie del centrosinistra di Sorbolo?
Le Primarie di Sorbolo hanno offerto al Pd un’importante opportunità per rinnovarsi, superando i limiti di una politica spesso chiusa su se stessa. È ora di aprirsi al cambiamento, di smettere di essere autoreferenziali.
La grande partecipazione dei sorbolesi alle Primarie e i risultati finali devono essere da stimolo per il Pd. Le Primarie hanno dimostrato che il Pd può intercettare anche quegli elettori non iscritti al partito che il 9 marzo hanno deciso di partecipare alla consultazione per il candidato sindaco, dichiarando il proprio appoggio a una chiara proposta politica. Il Pd non può perdere questa occasione non solo per il bene del partito, ma per quello di tutta Sorbolo.
Quale sarà il ruolo dei tuoi sfidanti Angela Zanichelli e Massimo Petrelli?
I candidati alle Primarie hanno sottoscritto un regolamento che li impegna a sostenere il vincitore. Io non ho partecipato alle Primarie per ottenere qualcosa in cambio. E sono convinto che questo valga anche per la Zanichelli e Petrelli. I cittadini hanno scelto un nuovo approccio alla politica e una promessa di cambiamento nelle logiche amministrative che non possiamo certo deludere.
Stai utilizzando spesso la parola “cambiamento”. Nel concreto cosa intendi?
Come ho più volte ripetuto, quando parlo di cambiamento mi riferisco ad un nuovo modo di fare politica che non si chiuda su se stessa, ma che sappia confrontarsi con tutti, scegliendo la migliore proposta per il paese. Basta personalismi o facili promesse, bisogna capire quali sono i reali bisogni della nostra comunità e cercare le migliori soluzioni per il bene pubblico.
E quando parlo di soluzioni, parlo di risposte realizzabili con le risorse a disposizione, di una nuova pianificazione territoriale, di sinergie.
Quali saranno le altre parole d’ordine della tua campagna elettorale?
Onestà e trasparenza. Ma anche solidarietà e fiducia nel futuro.
Dobbiamo tornare a essere propositivi. Guardiamo cosa c’è di buono a Sorbolo e ripartiamo da questo. Il nostro è un paese ricco di eccellenze che aspettano solo di essere valorizzate. Un buon amministratore deve essere in grado di creare sinergie e collaborazione con le realtà che già operano sul territorio.
Nel campo del centrodestra sorbolese cosa vedi?
Penso che il centrodestra si stia organizzando per le prossime amministrative, così come stiamo facendo noi nel centrosinistra. È importante arrivare alle elezioni di maggio con una proposta politica forte ed è per questo motivo che il Pd non può farsi scappare la grande opportunità offerta dalle Primarie.
Andrea Marsiletti