Autovelox, due sentenze favorevoli al Comune

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/07/2013
h.18.20

Nuova puntata nella telenovela degli autovelox: il Giudice di Pace di Parma, Simonetta Mazza, con una sentenza pubblicata il 18 giugno scorso, ha dato ragione al Comune di Parma, respingendo il ricorso presentato da un cittadino, il quale sosteneva che l’apparecchio – pure se “approvato” – era privo della necessaria omologazione. L’autovelox in questione è quello collocato in tangenziale sud.
Il giudice di Pace – con una sentenza ampiamente motivata – ha accolto in pieno la tesi della Polizia Municipale (la memoria presentata da Giulia Fava), secondo la quale l’apparecchio collocato in tangenziale è conforme al campione omologato, quindi del tutto legittimo grazie alla semplice approvazione del prototipo da parte del Ministero: “Essendo l’apparecchio oggetto di ricorso debitamente approvato – scrive il Giudice di Pace – … e non avendo il ricorrente fornito alcuna prova che l’apparecchio non fosse perfettamente funzionante…iI verbale va confermato”.
Tuttavia, “in considerazione della complessità della materia”, il Giudice ha ritenuto che “ricorrano i motivi per mantenere la sanzione al minimo già irrogata”, ed ha disposto la compensazione delle spese di giudizio, come era stato peraltro richiesto dal Comune stesso.
Assolutamente analoga la sentenza pronunciata il giorno successivo dal Giudice di Pace Maria Cristina Lottici, in esito ad una controversia praticamente fotocopia di quella precedente, riferita allo stesso rilevatore ubicato in tangenziale sud.
Anche il questo caso il giudice ha ritenuto che “il ricorso non è fondato, e pertanto va respinto”, in quanto “nessun dubbio sussiste in ordine alla rilevazione accertata e le argomentazioni addotte non sono giuridicamente rilevanti”. Il riferimento era alla mancata contestazione immediata e presunta irregolarità dell’apparecchiatura utilizzata, in assenza di prove circa la sua omologazione e manutenzione periodica. Ma anche in questo caso il Giudice di Pace, facendo seguito ad analoga sentenza della Corte di Cassazione, ha deciso diversamente: la sanzione è regolarissima, quindi rimane confermata, pur disponendo la compensazione delle spese legali fra le parti.

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02/07/2013
h.16.00

Il Comune di Parma ha diffuso un comunicato stampa nel quale sostiene che nella vicenda velox il GDP di Parma ha dato ragione al Comune stesso con ben due sentenze.
Per la modalita’ dell’estensione dell’articolo in parola, tali sentenze sembrano riferirsi al nostro ricorso quando cosi non e’, giacche’ l’udienza si terra’ l’11 luglio e fino ad allora l’unico provvedimento, peraltro favorevole al ricorso depositato, preso dal GDP e’ stata la sospensione della contravvenzione impugnata con motivi tali da indurci poi a depositare anche alcuni Esposti-Denuncia alla locale Procura.
Denunciamo, quindi, l’ennesimo tentativo di trarre in inganno la cittadinanza in maniera del tutto grossolana e fuorviante, giacche’ tali sentenze non si riferiscono certamente al nostro ricorso che si basa su ben altre motivazioni.
Un simile tentativo di autoaccreditarsi agli occhi della Comunita’ cittadina era gia’ capitato alcune settimane fa nel corso di una conferenza stampa, sfociata in una denuncia al comandante Verrusio per il reato di abuso della credulita’ popolare: in quella occasione era stato dichiarata la regolarita’ dei velox sulla base di quanto avrebbero affermato i Giudici di Pace; giudici di Pace che smentirono seccamente di aver mai sostenuto che il velox fosse regolare.
La bonta’ e la validita’ delle nostre ragioni sono state supportate da perizie tecniche di esperti dell’Universita’ degli Studi di Parma e di studi di consulenza stradale, ragione per cui siamo molto sereni e determinati sulla giustizia della nostra azione, volta a tutelare i cittadini da un atteggiamento assolutamente vessatorio ed illegittimo messo in atto dal Comune di Parma, in quanto fino ad oggi fatto a spese nostre e senza gravare sui contribuenti.
Le sentenze riportate non sono minimante attinenti alle ragioni che fanno parte del ricorso presentato dalla nostra Associazione, il quale si basa su ben altri presupposti giuridici e tecnici e non sicuramente su quelli oggetto delle sentenze.
Siamo sicuri che il goffo tentativo di difendere l’indifendibile trovera’ presto fondamento in una sentenza che rendera’ giustizia ai cittadini dei torti subiti.
Un ultimo aspetto riguarda il quinto Esposto-Denuncia depositato la settimana scorsa in Procura , da parte della nostra Associazione, in cui si chiede di indagare circa le motivazioni che hanno indotto il Comune ad asportare i velox dai loro box un mese fa.
Infatti se e’ vero che il velox, a detta del Comune, non abbisogna di tarature od azioni di manutenzione, per quale ragione sono stati asportati tutti e due, come ammesso dall’assessore Casa, per azioni di manutenzione a questo punto prive di utilita’?

Dott. Filippo Greci
Presidente Nazionale Nuovi Consumatori