Banca di Parma: è arrivata l’autorizzazione di Banca d’Italia

SMA MODENA
lombatti_mar24

03/04/2015
h.19.00

È arrivata oggi, a mezzo raccomandata a firma del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria per Banca di Parma – Credito Cooperativo.
Si è dunque concluso positivamente l’iter autorizzativo, iniziato nel maggio dello scorso anno.
La notizia è stata accolta con grande gioia e commozione dal Comitato promotore che ha iniziato a operare diversi anni fa per avere anche a Parma una banca di credito cooperativo locale, rappresentativa della città e del territorio.
«Voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per questo risultato positivo che oltretutto giunge in un momento generale di difficoltà, anche per il mondo del credito – ha affermato Alfredo Alessandrini, presidente di Banca di Parma –. Ringrazio sinceramente tutti i nostri soci che hanno creduto nel progetto e che ci hanno dato un ulteriore grande sostegno nel gennaio scorso per l’impegno all’aumento di capitale sociale, il consiglio di amministrazione, la Banca d’Italia, la Federazione delle Bcc dell’Emilia-Romagna, Federcasse, Emilbanca bcc che è nostro tutor, tutti gli istituti di credito che sottoscriveranno il prestito obbligazionario (le bcc, le popolari e le Fondazioni bancarie locali). Infine tutti i professionisti che in questi anni hanno lavorato al progetto con spirito di servizio, senza il loro contributo oggi non saremmo riusciti a raggiungere un obiettivo che credo sia importante per tutta la città».
«Sono orgoglioso del lavoro che è stato svolto con grandissimo impegno – dice Pier Luigi Casa, vicepresidente – abbiamo operato in un contesto complicato di continue variazioni normative, così come il presidente ringrazio chi ha creduto in noi, a cominciare dalla compagine sociale e dal personale della segreteria organizzativa. È stata un’esperienza difficile ma molto stimolante per tutti che ci ha arricchito sia sul piano professionale che umano. Lo stesso rigore nel lavoro che ha contraddistinto questa fase costitutiva lo garantiremo anche nell’amministrazione della banca.
Ora inizia una seconda fase, quella di start up, per arrivare alla predisposizione delle strutture organizzative e operative e aprire la prima filiale che, com’è noto, sorgerà in viale Tanara.
Saranno necessari tutta una serie di passaggi formali come l’iscrizione al Registro delle imprese e all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente della Camera di Commercio di Parma, l’iscrizione all’Albo delle banche, ai diversi fondi di garanzia, all’ABI.
E contestualmente sarà affrontata la parte logistica con l’ultimazione della sede.