“CL come Ponzio Pilato”

SMA MODENA
lombatti_mar24

23/08/2013
h.17.00

ParmaGaily, la finestra sul mondo gay, lesbo, trans e bisex di Parma.

“La raccolta firme attiva all’interno del meeting di Rimini per opporsi alla legge contro l’omotransfobia è un segnale allarmante che testimonia la campagna di mistificazione che Comunione e Liberazione sta facendo su questa legge”: così Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta la notizia della mobilitazione in corso per affossare la legge contro l’omotransfobia.
“Quello che i ciellini non dicono è che la legge Reale Mancino è una legge contro la violenza innanzitutto, fenomeno incompatibile con qualsiasi fede, come ha sottolineato perfino il pontefice nei giorni scorsi. I cattolici quindi dovrebbero essere in prima linea con noi in questa battaglia. Invece – prosegue Romani – a Rimini si coltiva l’odio, si getta benzina sul fuoco e si lavora per mantenere viva quella cultura della discriminazione che quotidianamente sfocia in violenza. Ma la bugia imperdonabile dei ciellini è quella della difesa della libertà di opinione, già contemplata nell’emendamento che proprio i parlamentari cattolici hanno depositato: perché allora Comunione e Liberazione, anzichè mobilitarsi a favore di quell’emendamento, raccoglie firme contro la legge nel suo complesso, avvallando il clima d’odio che imperversa in questo Paese?
Comunione e Liberazione si muove come una lobby torbida e disonesta – conclude Romani – questa raccolta firme non fa che rendere evidente la ferocia di questi lupi travestiti da agnelli”.
“La precisazione diffusa ieri a tarda sera da Comunione e Liberazione e attraverso la quale si vorrebbe chiarire l’estraneità degli organizzatori del Meeting alla raccolta firme contro la legge anti-omotransfobia sembra scritta da Ponzio Pilato”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, ritiene del tutto insufficiente e torbida la presa di posizione di Cl riportata oggi dai mezzi di informazione. “Non basta lavarsene le mani – mette in chiaro Romani – se davvero quell’iniziativa non è in sintonia con le posizioni dell’organizzazione è nell’interesse del Meeting stesso che sia subito interrotta. Altrimenti il senso della nota diffusa ieri sera dai portavoce del Meeting è solo quello di distinguere i sicari dai mandanti.Distinzione puerile e subdola che non attenua, anzi semmai aggrava,il peso della responsabilità del Meeting. Su temi come la violenza non facciamo sconti – conclude Romani – sospendano la raccolta firme oppure se ne assumano in pieno la responsabilità”.

“CL come Ponzio Pilato”

SMA MODENA
lombatti_mar24

23/08/2013
h.17.00

ParmaGaily, la finestra sul mondo gay, lesbo, trans e bisex di Parma.

“La raccolta firme attiva all’interno del meeting di Rimini per opporsi alla legge contro l’omotransfobia è un segnale allarmante che testimonia la campagna di mistificazione che Comunione e Liberazione sta facendo su questa legge”: così Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta la notizia della mobilitazione in corso per affossare la legge contro l’omotransfobia.
“Quello che i ciellini non dicono è che la legge Reale Mancino è una legge contro la violenza innanzitutto, fenomeno incompatibile con qualsiasi fede, come ha sottolineato perfino il pontefice nei giorni scorsi. I cattolici quindi dovrebbero essere in prima linea con noi in questa battaglia. Invece – prosegue Romani – a Rimini si coltiva l’odio, si getta benzina sul fuoco e si lavora per mantenere viva quella cultura della discriminazione che quotidianamente sfocia in violenza. Ma la bugia imperdonabile dei ciellini è quella della difesa della libertà di opinione, già contemplata nell’emendamento che proprio i parlamentari cattolici hanno depositato: perché allora Comunione e Liberazione, anzichè mobilitarsi a favore di quell’emendamento, raccoglie firme contro la legge nel suo complesso, avvallando il clima d’odio che imperversa in questo Paese?
Comunione e Liberazione si muove come una lobby torbida e disonesta – conclude Romani – questa raccolta firme non fa che rendere evidente la ferocia di questi lupi travestiti da agnelli”.
“La precisazione diffusa ieri a tarda sera da Comunione e Liberazione e attraverso la quale si vorrebbe chiarire l’estraneità degli organizzatori del Meeting alla raccolta firme contro la legge anti-omotransfobia sembra scritta da Ponzio Pilato”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, ritiene del tutto insufficiente e torbida la presa di posizione di Cl riportata oggi dai mezzi di informazione. “Non basta lavarsene le mani – mette in chiaro Romani – se davvero quell’iniziativa non è in sintonia con le posizioni dell’organizzazione è nell’interesse del Meeting stesso che sia subito interrotta. Altrimenti il senso della nota diffusa ieri sera dai portavoce del Meeting è solo quello di distinguere i sicari dai mandanti.Distinzione puerile e subdola che non attenua, anzi semmai aggrava,il peso della responsabilità del Meeting. Su temi come la violenza non facciamo sconti – conclude Romani – sospendano la raccolta firme oppure se ne assumano in pieno la responsabilità”.