
24/01/2015
Alla vigilia della gara con il Cesena, si è tenuta nella sala stampa del centro direzionale la conferenza pre partita di mister Donadoni.
Sul significato del match di domani: “Abbiamo fatto un girone d’andata sotto il profilo dei risultati a dir poco “pessimo” – dice mister Donadoni. Ora inizia il girone di ritorno col Cesena. Là da loro a inizio campionato abbiamo perso perché non abbiamo interpretato la partita come avremmo dovuto. E’ stato il preludio a tutto. Ora si deve voltare pagina. Tutti quanti insieme dobbiamo tirare fuori i risultati, e dobbiamo farlo con le unghie anche là dove non ci permette di farlo la capaicità tecnica. Il resto sono solo chiacchiere. Ho sempre detto che ci vuole grande dignità soprattutto quando le cose sono complicate come lo sono state per noi in questi mesi. I ragazzi hanno sempre cercato di farlo, la faccia ce l’hanno sempre messa anche se è ovvio che non è bastato e dobbiamo fare di più”
Come pensa di “blindare” lo spogliatoio relativamente alla “questione Cassano”? – chiedono i giornalisti
Non mi interessa “blindare” nulla – risponde mister Donadoni – . Solo fare risultato e i risultati passano attraverso la maturità e la consapevolezza di quella che è la nostra situazione concreta. Tutto quel che fa parte dell’impoderabile non si può indirizzare. Per il resto ognuno è libero di decidere del proprio destino. Fa delle scelte. Io ho fatto la scelta di lottare fino alla fine”
Alcuni giornali hanno scritto che Cassano non sarà convocato per la gara col Cesena, che è fuori rosa…
“Non vedo perché non dovrei convocarlo, fa parte della rosa e del gruppo che alleno. Io faccio scelte tecniche. Io non posso commentare tutto quello che scrivono i giornali. Io ho un gruppo di ragazzi che alleno e deciderò in base a questo chi giocherà e chi non giocherà.
Ha parlato ancora con Cassano?
“Non l’ho più visto. Lo vedrò oggi per l’allenamento”.
Sui neocrociati Rodriguez e Varela: “I due ragazzi si sono presentati con grande entusiasmo. Cebolla ha, come Silvestre, tanta voglia e volontà di essere subito della gara. Abbiamo bisogno di linfa nuova, mi dispiace solo non ci sia Lila, perché sotto questo aspetto sarebbe stato manna. Poi vediamo l’allenamento di oggi. Non hanno giocato la scorsa settimana, l’unico rischio è avere troppi giocatori in campo con autonomia limitata che costringe poi a fare cambi obbligati”.
La gara di domani non ammette un pari…
“Dobbiamo interpretarla come fosse uno spareggio. Una delle due deve cercare di prevalere sull’altra e quindi con tutta la sportività del caso, bisogna cercare di tirar fuori un risultato fondamentale”.
Da allenatore questo è il passaggio più complicato della sua carriera?
“Non ho mai vissuto da allenatore una situazione di classifica così difficile, è una prova in più che ti aiuta a maturare e ad affrontare nuove sfide. La nuova proprietà ce la mette tutta, per portare quel giocatore che ci dia una mano, che si sappia calare in questa realtà. Preferisco arrivi un nome meno conosciuto, ma che abbia voglia di lottare per questo traguardo.