“Contro la Juve serve una grandissima prestazione”

01/11/2013
h.18.00

Non c’è tempo per rifiatare. La grande vittoria con il Milan, l’immeritata sconfitta a Genova e ora, subito, la Juventus. Il Parma deve ripartire, subito, a mille all’ora. Ma c’è un vantaggio: in una gara del genere, nonostante l’elevato coefficiente di difficoltà generato dall’avversario, gli stimoli e le motivazioni non mancano.
Mister Donadoni lo sa ed esprime questo concetto anche in conferenza stampa: “Quel che è stato è stato, abbiamo una rabbia sana dopo Genova perché non meritavamo di perdere ma sappiamo quindi di dover fare qualcosa in più. Serve una prestazione di altissimo livello, esprimendo il massimo dei valori in questo momento. Stiamo abbastanza bene, abbiamo cambiato 5 giocatori mercoledì, penso di poter avere tutti quanti a disposizione. E’ stata una settimana particolare, ma questa è una di quelle partite che accende tanti stimoli in tutti quanti”.
Sulla Juventus: “Faccio fatica a pensare più in là di una settimana, non penso alla Juve degli scorsi anni e mi interessa poco. E’ la squadra migliore degli ultimi due anni, lo dicono i numeri. Ma mi interessa quello che andiamo ad affrontare ora e la qualità a loro disposizione, sarebbero energie disperse in modo inutile altrimenti. Stanno facendo un campionato di altissimo livello. Non ci sono grandi accorgimenti: non possiamo portare la ragnatela dell’Uomo Ragno, metteremo sul campo i nostri mezzi. Mi fa sorridere quando ci si dimentica facilmente delle cose, ad esempio per Pirlo, un giocatore importantissimo. La Juve ha la Champions ma prima deve passare da Parma, ha un bagaglio tecnico per il quale non soffriranno in caso di cambi. Noi pensiamo a noi stessi”
Sui singoli: “E’ vero che Amauri non ha ancora segnato, ma per quello che sta facendo nell’applicazione quotidiana non posso che essere
soddisfatto. Non sarà la sua partita, è la partita di tutti. Sono gare nelle quali tutti vorrebbero essere in campo e lasciare un segno tangibile. Ho tutti a disposizione, sceglierò con assoluta tranquillità e serenità. L’apporto dato da chi ha giocato mercoledì è stato positivo, anche se c’è sempre da migliorare e da crescere. Mi preme che la crescita non avvenga solo attraverso le gare, perché è complicato giocando solo un incontro a settimana. I miglioramenti devono venire durante gli allenamenti, chi ha meno spazio deve dimostrare lì di progredire e crescere. Non parlo dei singoli, se non in termini positivi o di elogio. Se faccio una critica è solo costruttiva e non denigratoria, dai miei giocatori cerco di tirare fuori il meglio”
Sugli arbitri: “Credo serva il giusto equilibrio sia da parte nostra sia da parte loro. Laddove si possono correggere degli errori è giusto che venga fatto, altrimenti si viene penalizzati in modo pesante, non mi piace l’approssimazione. Quando certe cose sono palesi ed
evidenti, serve solo un po’ di autocritica e ritornare sui propri passi. Tutto qua”.

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