Ecosistema Urbano: Parma terza fra le città di medie dimensioni

SMA MODENA
lodi1

28/10/2013
h.15.20

La città di Parma è medaglia di bronzo nella classifica dell’ecosistema urbano stilata stilata da Legambiente, presentata questa mattina in un convegno a Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna, dove Parma era rappresentata dagli assessori Michele Alinovi (Urbanistica e lavori pubblici) e Gabriele Folli (Mobilità e ambiente).
Gabriele Folli ha ricevuto il simbolico riconoscimento (una pergamena e un volume) dalle mani del Presidente Nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
L’ottima performance della città ducale si deve ad alcuni fattori specifici: il buon andamento nei settori di mobilità ed energia e la media di superamento dei limiti di concentrazione dell’ozono (tipico elemento inquinante del periodo estivo) che ha sforato solo per 47 giorni contro gli 85 dell’anno precedente, in controtendenza rispetto al livello nazionale.
Significativo il fatto che Parma si piazza al terzo posto fra le città al di sotto dei 200.000 abitanti, alle spalle di Trento e Bolzano, cha però hanno confermato il primato già acquisito nell’anno precedente.
Rilevante anche il fatto che il 64,17% di Parma si inserisce nel novero delle 11 città in totale (fra le grandi solo Venezia, fra le medie, oltre le prime tre anche Perugia, La Spezia e Reggio Emilia, fra le piccole solo Belluno, Verbania, Nuoro e Pordenone) che hanno superato la soglia del 60% rispetto al totale dei parametri misurati dall’indagine.
Segno questo –purtroppo – che la situazione complessiva delle città italiane – come è stato detto nel convegno – è tutt’altro che lusinghiera: l’inquinamento atmosferico resta a livello di emergenza, cresce il superamento dei limiti dell’ozono, un terzo dell’acqua messa in rete viene dispersa, la raccolta differenziata è ferma al 39% e prosegue il declino del trasporto pubblico che continua a perdere passeggeri rispetto alle auto private.
Come si è detto nel convegno, non c’è proprio da stare allegri perché il rapporto che emerge dalla ventesima edizione del rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole – 24 Ore descrive un Paese pigro, apatico, che ha smesso di credere e investire nel cambiamento.
Lo studio segnala che la crisi urbana chiede di immaginare con urgenza un altro futuro, ed è quello che Parma sta provando a fare: il futuro chiede di avere il coraggio di abbattere per ricostruire senza ulteriore consumo di suolo, di rigenerare i quartieri recuperando edifici esistenti, di mettere a disposizione case in affitto a prezzi accessibili, di preservare il verde, di pensare a un nuovo modo di usare le risorse e l’energia e di riorganizzare la mobilità. Tutti temi, questi, che stanno alla base delle prospettive di sviluppo per Parma individuate dall’Amministrazione e che dovranno trovare conferme di programmazione e operatività nelle politiche urbanistiche.

INTERVENTO DELL’ASSESSORE GABRIELE FOLLI AL WORKSHOP DEDICATO ALLA MOBILITÀ
I sostegni al trasporto si sono progressivamente ridotti – ha constatato Gabriele Follicon il rischio che cali la qualità e di conseguenza cali l’utilizzo. Tuttavia ci sono iniziative possibili per incentivarlo: corsie preferenziali (a Parma sono aumentate del 25% nell’ultimo anno); iniziative dedicate all’intermodalità (bici, bus, treno); utilizzo dei dispositivi mobili per dare informazioni su parcheggi, bici a noleggio e altre opportunità. L’obiettivo principale – ha proseguito Folli – deve essere quello di ridurre sensibilmente il ricorso all’auto privata, di disincentivare gli spostamenti inutili. L’inquinamento urbano è certamente cancerogeno – ha concluso l’assessore alla mobilità – non si può tornare all’età della pietra, ma è necessario rendere i cittadini consapevoli degli effetti dell’abuso dell’automobile e indurli a comportamento corretti negli spostamenti quotidiani”.

INTERVENTO DELL’ASSESSORE ALINOVI AL WORKSHOP SULLA RIGENERAZIONE URBANA
L’assessore all’Urbanistica Michele Alinovi ha presentato le linee principali e le scelte strategiche per il nuovo sviluppo della città di Parma, linee guida per la formazione del nuovo Piano Strutturale Strategico e per la creazione di Parma Smart City, già delineate nel recente convegno svoltosi al Centro Congressi del Parco Eridania nei due giorni dedicati al Forum Permanente per il Territorio dello scorso 11 e 12 ottobre.
Siamo di fronte ad una crisi irreversibile o ad una occasione di sviluppo?”, si è chiesto Alinovi. “Vogliamo pensare che sia possibile cogliere l’occasione – si è risposto – Noi abbiamo identificato due strategie, una locale e una globale. Ci siamo concentrati sull’affermazione di una identità del territorio, distinguendo fra città, campagna e aste fluviali”.
Dal punto di vista strategico, Alinovi ha quindi elencato gli obiettivi principali e peculiari di Parma: affermazione dell’identità della città, valorizzazione del comparto agro – alimentare, contenimento del consumo di suolo, città intelligente, prevenzione dei rischi ambientali, green economy e salvaguardia e valorizzazione della food valley, parco agricolo periurbano, rigenerazione del paesaggio agricolo, e soprattutto rigenerazione della città diffusa attraverso l’adozione di incentivi premiali ed economici, anche tramite lo strumento del credito edilizio perequativo: quando si costruisce sul costruito con interventi di ottimizzazione energetica, per le parti a bassa densità si possono riconoscere premi volumetrici che possono funzionare come incentivi ad interventi di rigenerazione di cui le nostre città hanno tanto bisogno.