
03/02/2014
h.15.30
Il titolo Iren è in grande ascesa in Borsa.
Il minimo era stato toccato nel giugno del 2012: un’azione valeva 0,25 euro. Da giugno in poi il titolo ha cominciato a volare.
Oggi il valore dell’azione è quintuplicato, pari a 1,1 euro, e di conseguenza anche quello del patrimonio azionario del Comune di Parma socio della multiutility.
Sara mica stato l’effetto Pizzarotti, guardacaso eletto proprio nel giugno 2012, ad aver dato fiducia ai mercati nazionali e internazionali? 🙂
E pensare che il sindaco di Parma era accusato dai suoi oppositori di distruggere il patrimonio cittadino quando si scontrava con Iren e quando imponeva la sospensione dell’esercizio dell’inceneritore (poi riaperto dal Tar). Diciamo che la crociata di Grillo di “distruggere Iren” non ha dato i risultati attesi. In compenso ciò ha aiutato la stabilità dell’Ente Comune di Parma visto che tutte le azioni di Iren sono state date in pegno alle banche per far fronte ai debiti delle partecipate del Comune.
Ma forse, più probabilmente, questa crescita del titolo è indipendente dalle dinamiche politiche parmensi.
Ciò non toglie la validità dell’appello ai vertici di Iren Francesco Profumo e Andrea Viero: non è il caso di smetterla di minacciare l’Amministrazione di Parma a 5 Stelle di danni milionari per l’ordinanza di stop del cantiere del 2010? A giudicare dagli andamenti azionari sono Profumo e Viero a dover remunerare l’Amministrazione a 5 stelle, altro che balle! Non fosse altro come portafortuna 🙂