
23/04/2014
Ieri si è celebrata la Giornata mondiale della Terra, nata nel 1970 per ricordare a tutti noi cittadini che è indispensabile salvaguardare il nostro pianeta.
Oltre la metà degli abitanti della Terra vive nelle città. Il 2 % del suolo occupato dalle città consuma l’80% delle risorse del Creato. Dobbiamo voler bene alla Terra, dobbiamo immaginare un mondo migliore. Da oggi, da subito ognuno di noi può e deve fare qualcosa per sé, per gli altri e per l’ambiente, che poi sono i tre pilastri della decrescita felice. Bisogna essere consapevoli che si può spendere meglio e sostituire il concetto di uso a quello di abuso.
Penso ad esempio ad un uso razionale delle materie prime volte alla produzione di beni durevoli da anteporre al vecchio concetto di realizzare merci che durano sempre di meno e che nel giro di poco tempo divengono rifiuti ed alimento per gli inceneritori. Penso inoltre ad un uso razionale delle energie per lavorare meglio e con minori scarti possibili. La tecnologia in tal senso diventa sempre più efficace.
Spetta quindi alla politica riuscire a trasmettere e a promuovere quelle azioni e quei valori per usare al meglio ciò che la Natura ci offre. Per iniziare a comprendere basta poco. Oggi con l’associazione Sodales di cui faccio parte, ho piantato tre carpini in un’area comunale. Si tratta di un piccolo gesto che ripeto ogni anno, che serve per ricordarmi che dipendiamo dalle piante, che non possiamo vivere senza la clorofilla e che i nostri gesti saranno significativi per i nostri figli e determinanti per coloro che verranno. Io voglio fare la mia parte, io voglio essere in movimento in questo cambiamento.
Basta poco e cambiare si può.
Fabrizio Savani