Il tesoro di Tutankhamen

SMA MODENA
lodi1

03/01/2015

ACCADDE OGGI: Dopo due anni dal ritrovamento della tomba del faraone Tutankhamen nella valle dei Re a Luxor, in Egitto, l’archeologo britannico Howard Carter e i suoi operai portarono alla luce il più grande tesoro della tomba – un sarcofago di pietra contenente una bara d’oro massiccio con all’interno la mummia del giovane faraone, morto all’età di 18 anni.
Quando Carter arrivò in Egitto nel 1891 la maggior parte delle antiche tombe egizie era già stata scoperta, e depredata. Fra le ultime non ancora ritrovate vi era quella del poco conosciuto Tutankhamen. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, Carter iniziò un’intensa ricerca localizzando finalmente la scala che conduceva alla camera sepolcrale nascosta dai detriti vicino all’ingresso della vicina tomba di Ramses VI, nella Valle dei Re. Il 26 novembre 1922 Carter e il suo collega archeologo Lord Carnarvon entrarono nella tomba, trovandola miracolosamente ancora intatta.
Iniziò così un processo di scavo monumentale in cui Carter impiegò ben quattro anni per esplorare la tomba composta da quattro stanze, scoprendo una collezione incredibile, formata da migliaia di oggetti che ci hanno restituito lo splendore dei tesori che facevano parte della vita quotidiana del sovrano. Il reperto di maggior valore fu il sarcofago di pietra contenente tre bare, ciascuna posta all’interno dell’altra. All’interno della bara finale, lavorata in d’oro massiccio, si trovava la mummia del giovane re, conservata dopo più di 3.000 anni e destinata a diventare insieme alla maschera funebre del corredo una vera e propria icona per l’archeologia e il pubblico del XX secolo.

Alessandro Guardamagna