
16/03/2015
h.13.30
“E’ una sfida che dovrà essere verificata, monitorata e valutata assieme agli altri provvedimenti che dovranno sostenere il lavoro e modificare la legge Fornero sulle pensioni”.
Così la parlamentare democratica Patrizia Maestri, componente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, ha commentato il Jobs Act dopo l’entrata in vigore dei primi due decreti attuativi del 7 marzo.
Alla riforma del mercato del lavoro e agli ammortizzatori sociali voluta dal governo Renzi è stato dedicato l’incontro pubblico di sabato pomeriggio organizzato dal Circolo Pd di Traversetolo nella sala consiliare Corte Agresti, un dibattito che ha visto come partecipanti il segretario del Circolo Pd Enrico Mari, l’onorevole Maestri, Federico Ghillani, segretario generale della Cisl di Parma-Piacenza e Claudio Robuschi, vicedirettore dell’Unione parmense degli industriali.
“E’ una riforma con principi importanti e positivi, come la stabilizzazione del lavoro, l’assunzione a tempo indeterminato e il superamento dei contratti di tipo precario, dall’altra parte pone dubbi sull’eccessiva flessibilizzazione rispetto alla possibilità di licenziare delle aziende – ha proseguito la deputata parmigiana – In Commissione abbiamo respinto alcuni degli aspetti peggiori della riforma, come il licenziamento per scarso rendimento, l’opting out – ovvero la possibilità per il datore di lavoro di aggirare il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato versando al lavoratore un super-indennizzo – il controllo a distanza sulle persone o il demansionamento, che abbiamo ottenuto con parità di salario; alcune altre cose potevano essere accolte dal Governo secondo i pareri espressi, ma resta il fatto che oggi dobbiamo verificare se questa riforma, sostenuta dalla legge di Stabilità con le cospicue risorse messe a disposizione per permettere assunzioni a tempo indeterminato, porterà nel Paese l’occupazione necessaria”.
“È stato un confronto con parti politiche e sociali – ha detto il segretario del Circolo Pd di Traversetolo Mari – tra gli aspetti positivi del Jobs Act vi è di sicuro il superamento di alcune criticità del passato, penso al contratto a tutele crescenti più conveniente rispetto ad altre tipologie di contratto; ci sono però tematiche che riportano criticità da affrontare al meglio: la possibilità per le imprese di avere sgravi fiscali per nuove assunzioni merita un approfondimento da parte del Parlamento e del Governo per verificare che non ci siano abusi”.
Il segretario della Cisl Ghillani ha rimarcato come “lo sgravio contributivo e l’Irap rendano per le aziende appetibile un consolidamento del capitale umano. Ci sembra però che le risorse stanziate per le politiche attive non siano sufficienti per fare il salto di qualità”.
La situazione della disoccupazione a Parma è meno pesante che in altre zone d’Italia, secondo il vicedirettore Upi Robuschi, ma di sicuro si sono persi molti posti di lavoro e quindi “le certezze portate dal Jobs Act favoriranno le aziende ad assumere a tempo indeterminato. Questi iniziali decreti, combinati con i segnali che stanno arrivando negli ultimi giorni, ovvero il calo dello spread e l’aumento della fiducia dei consumatori, potranno favorire l’occupazione”.