
24/07/2013
h.13.30
“Nella più totale indifferenza e senza uno straccio di dibattito – e figuriamoci, men che meno di pudore – la maggioranza composta da Pd e Pdl (e naturalmente tutte le altre forze politiche al seguito, dalla Lega a quella che dovrebbe essere l’estrema sinistra) bocciano uno per uno tutti i miei emendamenti anticasta.
Un pacchetto di 6 emendamenti al progetto di legge sul funzionamento dei gruppi assembleari, che il Movimento 5 Stelle sta provando a far approvare dall’inizio di questa legislatura: da tre anni li ripropongo, li discuto in commissione e ripresento in aula. Alcuni passaggi sono decisivi, ma pare che proprio per questo, la maggioranza faccia fatica a recepirli. Ma si sa, anche se qualche vittoria l’abbiamo portata a casa, costringendone almeno una parte a restituire il vitalizio, un consigliere da solo contro una maggioranza blindata fa fatica a portare modifiche alla mentalità del privilegio.
Ecco dunque tutto quello che hanno avuto nuovamente il coraggio di bocciare:
1) togliere i compensi extra anche “ai Vicepresidenti dell’Assemblea Legislativa, ai capigruppo, questori segretari e presidenti e vicepresidenti di commissione
2) togliere i rimborsi spese forfettari e sostituirli con il piè di lista
3) togliere i rimborso extra regionale per consiglieri eletti qui ma residenti fuori dalla Regione Emilia-Romagna
4) via auto blu
5) ridurre l’indennità a chi è sotto misure restrittive da metà indennità a un decimo
6) divieto di assumere oltre a coniugi e parenti anche “conviventi”
Con che faccia continueranno a parlare di tagli dei privilegi sui giornali e ai loro elettori?”
Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna