La spedizione di Magellano

SMA MODENA
lodi1

06/09/2014

ACCADDE OGGI: Il 6 Settembre 1522 una delle 5 navi della spedizione del portoghese Fernão de Magalhães (Ferdinando Magellano) – la Vittoria – arriva a Sanlúcar de Barrameda, in Spagna, dopo aver portato a termine il primo viaggio di circumnavigazione del mondo. La nave era guidata dal basco Juan Sebastian de Elcano, che aveva assunto il comando dopo la morte di Magellano avvenuta nelle Filippine nel mese di Aprile dell’ anno precedente.
Durante il difficile viaggio verso casa, l’equipaggio – che oltre a Elcano comprendeva 17 europei (l’equipaggio originario era composto da Greci, Siciliani, Tedeschi, Inglesi, Francesi e Nord Africani, oltre che da Spagnoli e Portoghesi) e quattro indiani – soffrì la fame e lo scorbuto, e rischiò la cattura per mano di vascelli appartenenti ad altre potenze. Tra i superstiti vi era il Vicentino Antonio Pigafetta, al cui resoconto si deve molto di quello che sappiamo sul viaggio di Magellano.
Il 20 settembre 1519 Magellano era salpato dalla Spagna nel tentativo di trovare una via che attraverso l’Atlantico conducesse alle ricche Isole delle Spezie in Indonesia. Al comando di cinque navi Magellano salpò per l’Africa occidentale e poi in Brasile, per discendere l’intera costa del Sud America cercando uno stretto che lo avrebbe portato al Pacifico. Non trovando sbocchi lungo il Rio de la Plata, continuò verso sud lungo la costa della Patagonia. Alla fine di marzo 1520 la spedizione si fermò per l’inverno a Port St. Julian. Alla mezzanotte del giorno di Pasqua i capitani spagnoli si ammutinarono, ma Magellano riuscì a domare la rivolta, ordinando l’esecuzione di uno dei leader rivoltosi e lasciando l’altro a terra quando la spedizione riprese il mare.
Il 21 ottobre la perseveranza premiò gli sforzi di Magellano che trovò finalmente il passaggio cercato tra l’Atlantico e il Pacifico lungo il braccio di mare che separa la Terra del Fuoco dalla terraferma continentale e che prese il suo nome. Solo tre navi entrarono nelle acque dello stretto ed impiegarono 38 giorni per attraversarlo. Quando l’oceano venne avvistato dall’altra parte Magellano pianse di gioia. Con le due navi rimaste la spedizione continuò il suo viaggio verso occidente attraversando acque così calme che l’oceano venne chiamato Pacifico. Alla fine gli uomini rimasti senza cibo erano ridotti a masticare le parti in pelle del loro vestiario e cinture prima di sbarcare a Guam il 6 marzo 1521.
Dieci giorni dopo, gettarono l’ancora presso l’isola filippina di Cebu dove Magellano incontrò i nativi il cui capo era stato convertito al cristianesimo. Costui chiese agli europei di aiutarlo a conquistare una tribù rivale sulla vicina isola di Mactan e nel combattimento che avvede il 27 aprile, Magellano fu colpito da una freccia avvelenata e morì.
Dopo la sua morte i sopravvissuti, in due navi, salparono verso le Molucche e caricarono i vascelli di spezie. Una nave tentò senza successo di ritornare attraverso il Pacifico. L’altra nave, la Vittoria, continuò verso ovest, doppiò il Capo di Buona Speranza e riornò al porto di Sanlúcar de Barrameda il 6 settembre 1522, diventando la prima nave a circumnavigare il globo. La Vittoria poi risalì il fiume Guadalquivir fino a giungere a Siviglia.
Dovranno passare altri 58 anni prima che venisse lanciata un’altra spedizione attorno al globo. Fu il 1577 quando Sir Francis Drake, seguendo la rotta tracciata dal suo predecessore, lascio l’Inghilterra per farvi rientro carico di oro e spezie tre anni dopo.

Alessandro Guardamagna