
04/11/2014
Al fine dell’approfondimento della conoscenza e delle responsabilità degli Enti pubblici coinvolti nell’esondazione del Baganza, nei giorni scorsi ParmaDaily ha inoltrato alcune domande al direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po-AIPo, ing. Bruno Mioni.
Aipo è una società pubblica interregionale (regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) che si occupa della gestione del reticolo idrografico del Po. Per quanto riguarda il torrente Baganza, la competenza di Aipo parte dalla confluenza col torrente Parma fino al Ponte di via Po di Parma (0,57 km) (leggi documento Aipo); dal Ponte di via Po di Parma fino alla sorgente la gestione del Baganza è di competenza dei Servizi Tecnici di Bacino (organo della Regione Emilia Romagna).
Pubblichiamo di seguito le risposte del direttore Mioni, con un breve commento della Redazione alle risposte.
Quante sono le spese di investimento per opere realizzate da Aipo negli ultimi 5 anni?
Si può stimare, sulla base di un’analisi degli ultimi anni, che AIPo, mediamente, ha una spesa annuale di circa 50 milioni di euro in interventi nel reticolo idrografico complessivo di competenza (30 in nuove opere, 10 in interventi di manutenzione delle opere idrauliche, 10 in pronti interventi di somma urgenza a seguito di eventi di piena).
In questo computo non sono considerati i finanziamenti specifici che possono essere assegnati ad AIPo in qualità di ente attuatore di opere di particolari dimensioni e complessità (ad esempio, casse di espansione) o di interventi a seguito di eventi avversi (ad esempio, Ordinanze per il nodo idraulico di Modena). I programmi di intervento di AIPo sono pubblicati nel sito dell’Agenzia, nella sezione “Opere idrauliche”.
All’interno del personale (per Aipo pari a 14.800.000 euro all’anno) quante sono le persone che lavorano negli uffici e quante sono quelle operative impegnate in attività di monitoraggio in campo?
Per quanto riguarda il personale – considerando sia la sede centrale, sia gli uffici nel territorio – i dirigenti sono attualmente 10 (di cui amministrativi 2) e i dipendenti sono 306 di cui 203 tecnici e 103 amministrativi. Va ricordato che AIPo opera su un reticolo idrografico di 3.900 km (Po e affluenti) distribuito su quattro regioni e gestisce quasi altrettanti km di arginature, oltre ad opere come le casse di espansione realizzate soprattutto in Emilia ma anche in Piemonte e Lombardia e altri manufatti idraulici.
Per gestire e monitorare una quantità così ampia di corsi d’acqua e opere idrauliche, l’Agenzia (così come accadeva per il Magistrato per il Po, di cui AIPo ha ereditato le funzioni) ha diversi uffici sul territorio (12), da Torino al Delta (quello che si occupa del territorio parmense è ovviamente ubicato presso la stessa Sede centrale di Parma). Non è conteggiato il personale ex ARNI (ora “Settore navigazione interna”), che in base a una convenzione con Regione Emilia-Romagna opera per AIPo ma i cui dipendenti sono in capo alla Regione.
(Nota della Redazione: la nostra domanda chiedeva il numero di persone impegnate nel monitoraggio in campo. Non è stata data risposta)
Che interventi di manutenzione e per quali importi avete eseguito negli ultimi anni sul torrente Parma e sul tratto di Baganza di vostra competenza?
Per quanto concerne gli interventi di manutenzione effettuati sul torrente Parma dalla cassa di espansione di Marano (compresa) a foce Po (compreso il breve tratto di Baganza dal ponte di via Po a confluenza Parma), dal 2012 ad oggi sono stati investiti complessivi 1.430.000 euro, comprendendo in questa somma anche interventi lungo il reticolo idrografico minore (canali Naviglio, Lorno, Galasso) che confluiscono nel Parma proprio nel centro abitato di Colorno, aumentandone significativamente la criticità.
Nelle manutenzioni rientrano soprattutto sfalci e decespugliamenti sui rilevati arginali e, in alcuni casi, in alveo, ma anche interventi su apparecchiature, arginature e briglie della cassa di espansione del torrente Parma. A queste somme si aggiungono, nel medesimo periodo, quasi 400.000 euro in interventi di somma urgenza per riprese di frane ed erosioni spondali e sistemazioni di filtrazioni.
L’art 3 del protocollo d’intesa del 2011 per la realizzazione della cassa di espansione del Baganza impegna Aipo a realizzare n.15 punti. A distanza di tre anni i lavori di questa opera sono ben lontani dall’essere stati iniziati. Potete metterci per iscritto a quali di questi 15 punti avete adempiuto, e a quali no (evidenziando le motivazioni e la causa/responsabilità di tale inadempimento).
Riguardo il progetto di cassa di espansione del torrente Baganza, è noto che si tratta di un’opera tecnicamente e amministrativamente complessa e che necessita per essere realizzata di ingenti risorse finanziarie. Su questo punto è già stato diffuso un comunicato nei giorni scorsi da parte di Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Parma, facilmente rintracciabile sul sito della Regione stessa e riportato anche nel sito di AIPo.
(Nota della Redazione. Nella domanda si chiedevano espressamente cause e responsabilità della non realizzazione della cassa di espansione del Baganza. Nella risposta si rimanda ad un comunicato stampa (leggi comunicato) che non cita alcuna causa o responsabilità).
Facendo riferimento al bilancio consuntivo 2012 (l’ultimo da voi pubblicato nella sezione “Amministrazione trasparente” del vostro sito) sono citati 321.500 euro di spese per “Organi”. Potete fornirci i dettagli di tale voce aggregata?
Per quanto riguarda la voce “Spese per organi” nel 2012, la cifra, da voi citata, di euro 321.500 è così suddivisa: euro 60.000 spese per compensi al Collegio dei revisori dei conti; euro 1.500 spese per rimborsi di spese di trasferta ai componenti degli organi degli enti; euro 235.000 spese per la retribuzione del Direttore allora in carica – leggi il compenso di Fortunato da 273.000 euro – (con Delibera del Comitato di indirizzo del 06/02/2014, il trattamento economico per la figura del nuovo Direttore sarà di euro 126.000 lordi, con trattamento accessorio di indennità di risultato fino a un massimo del 27% in base al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Comitato di indirizzo); euro 25.000 compensi per il nucleo di valutazione. Nel 2013 la cifra per questa voce è stata di 291.000 euro. I componenti il Comitato di indirizzo (formato da 4 assessori regionali, designati dai Presidenti di Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto) non percepiscono gettoni, indennità o rimborsi da AIPo per le attività inerenti l’Agenzia.
La Redazione aveva inoltrato un’altra domanda di grande interesse per i parmigiani per comprendere eventuali responsabilità nell’alluvione della città di Parma: “Dalle informazioni di cui siete in possesso, ritenete che il livello di manutenzione del torrente Baganza fosse adeguato? Potete escludere che l’esondazione sia stata causata dalla cattiva manutenzione dell’alveo?”.
Sollecitato dalla Redazione ad una risposta, il Direttore ha reso noto di non aver ritenuto di dover rispondere.
Di recente l’assessore regionale Alfredo Peri ha dichiarato che forse sarebbe meglio chiudere l’Aipo (leggi). Di sicuro questo è un Ente su cui varrà la pena approfondire ulteriormente.
Andrea Marsiletti
Rilevazione: Gestione dell’alluvione di Parma: il giudizio dei parmigiani!
INCHIESTA PARMADAILY.IT – ALLUVIONE PARMA 2014
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Chi autorizzò i container dell’esondazione del Baganza in città?
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