
13/09/2014
ACCADDE OGGI: A tre mesi dall’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, il 13 Settembre 1940 le forze di Mussolini attraversano la frontiera tra la Libia e l’Egitto, controllato dagli Inglesi.
L’Italia aveva occupato la Libia dal 1912, perseguendo finalità di espansione territoriale e nei decenni seguenti, in particolar dopo il 1935, il governo di Roma inviò decine di migliaia di coloni in Libia, per lo più agricoltori, in parte per alleviare la sovrappopolazione della madrepatria. Al momento dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia quindi aveva goduto di una presenza a lungo termine in Nord Africa, e Mussolini cominciò a fantasticare di possibili espansioni verso l’Egitto, ricalcando quelli che erano stati i fasti della storia di Roma.
In Egitto erano stanziate truppe britanniche, che, sulla base di un trattato del 1936, presidiavano la regione per proteggere il Canale di Suez e le basi della Royal Navy di Alessandria e Port Said. Hitler aveva offerto di aiutare Mussolini nei piani d’invasione, ma Mussolini, la cui assistenza Hitler aveva rifiutato ai tempi della Battaglia d’Inghilterra, aveva insistito sul fatto che per una questione di orgoglio nazionale, l’Italia avrebbe dovuto crearsi da sola una propria sfera d’influenza nell’area del mediterraneo – in realtà Mussolini temeva che accettando l’offerta tedesca l’Italia avrebbe corso il rischio di diventare semplicemente un partner minore della Germania Hitleriana.
Con la pianificata invasione della Gran Bretagna da parte della Germania – che Mussolini riteneva imminente – le truppe britanniche in Egitto, private di rinforzi, si sarebbero trovate in una posizione particolarmente vulnerabile, e così Mussolini annunciò ai suoi generali i suoi piani per l’offensiva. La decisione non trovo d’accordo il generale Rodolfo Graziani, che riteneva le forze italiane in Libia insufficienti per intraprendere un’offensiva su vasta scala attraverso il deserto. Graziani ricordò inoltre al Duce che le pretese italiane di superiorità aerea nel Mediterraneo non erano altro che vuota propaganda.
Ma Mussolini ignorò queste proteste e ordinò a Graziani di marciare verso l’Egitto, una decisione che avrebbe avuto conseguenze nefaste per lo sforzo bellico italiano come i mesi successivi dimostrarono.
Alessandro Guardamagna