
03/09/2014
h.11.40
Le massime autorità civili, militari e religiose hanno reso omaggio, oggi, al cimitero monumentale della Villetta alla tomba del prefetto generale di corpo d’armata Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ricorre quest’anno il 32° anniversario dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente della Polizia di Stato Domenico Russo, che ebbe luogo la sera del 3 settembre 1982 a Palermo, per mano della mafia.
Un momento commovente a cui hanno partecipato, in rappresentanza del Comune, il sindaco Federico Pizzarotti, il presidente del Consiglio Comunale Marco Vagnozzi e il comandante del corpo di polizia municipale Gaetano Noè.
Il vescovo, monsignor Enrico Solmi, ha pregato davanti la monumento funebre alla presenza della figlia del Generale Simona Dalla Chiesa e della cugina Luisella.
Il generale dei carabinieri, Antonio Ricciardi, comandante interregionale dell’Arma dei Carabinieri “Vittorio Veneto”, ha ricordato come “il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa rappresenti un faro per l’Arma dei Carabinieri, un punto di riferimento imprescindibile per i valori che ha incarnato per la determinazione che lo ha contraddistinto”.
E’ questo l’anno in cui si ricorrono i 200 anni dalla fondazione della “Benemerita” i cui successi passano anche attraverso la figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che per oltre cinquanta anni ha segnato con il proprio operato la storia d’Italia, “grazie alla sua lungimiranza e la sua coerenza”, prima sconfiggendo il terrorismo e poi combattendo una lotta senza quartiere contro la mafia.
Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa era originario di Parma e qui ha voluto costruire la tomba di famiglia, al cimitero della Villetta, dove riposa accanto alla moglie Emanuela Setti Carraro. La città non ha mai dimenticato il sacrificio di un uomo che ha dato un contributo determinante nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
La cerimonia, a cui hanno partecipato anche numerosi cittadini e rappresenti di associazioni combattentische e d’arma, è stata preceduta dalla celebrazione di una santa messa nella cappella della Villetta. Il corteo, poi, ha preso avvio dall’ingresso monumentale per portarsi davanti alla tomba dove le note de “Il Silenzio”, intonate dal trombettiere dei Carabinieri, hanno dato avvio alla cerimonia.
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XXXII ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL GENERALE DALLA CHIESA. GAMBARINI (FI): LA MIA VICINANZA ALLA FAMIGLIA DEL GENERALE, AI CARI DELL’AGENTE DI SCORTA ED ALL’INTERA ARMA DEI CARABINBIERI.
“Sono passati ormai 32 anni da quel terribile 3 settembre 1982 quando persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo durante un agguato mafioso ordinato da Cosa Nostra.
Con l’uccisione del Generale Dalla Chiesa e di coloro che lo accompagnavano in quella tragica sera del 3 settembre 1982 a Palermo, fu inferto un grave colpo a tutta l’Italia perché fu colpita una persona che si era particolarmente distinta per senso del dovere e dello stato nel corso di una lunga difficile e brillante carriera contro la criminalità di vario genere, era entrato nell’Arma dei carabinieri nel 1942 partecipando, dopo l’8 settembre, alla Resistenza e si era impegnato in particolare nella lotta al terrorismo e alla mafia. Fu proprio nel 1982 che venne nominato prefetto di Palermo per cercare di replicare contro Cosa Nostra il successo già ottenuto nella lotta alle Br. Il suo sacrificio per la libertà e la giustizia non deve essere dimenticato ed anzi la sua straordinaria dedizione alle istituzioni deve essere portata ad esempio per le giovani generazioni”. E’ quanto ha affermato Francesca Gambarini, Capogruppo di Forza Italia del Comune di Fidenza.